La società olandese DRI e lo sviluppatore spagnolo Enerland hanno firmato e chiuso il primo accordo di acquisto per lo sviluppo di un portafoglio da 166 MW, composto da quattro parchi agrivoltaici situati nella Provincia di Nuoro.
“L’Italia è uno dei mercati chiave di DRI. Vediamo un enorme potenziale per sviluppare il nostro portafoglio di energie rinnovabili e di accumulo di batterie”, ha detto John Stuart, AD di DRI.
DRI è parte del gruppo Dtek, il più grande investitore privato nel settore energetico dell’Ucraina.
“I quattro parchi solari, noti come progetti Nox, dovrebbero iniziare la costruzione nella seconda metà del 2026”, ha scritto Capcora, che ha assistito Enerland come consulente M&A nella vendita del portafoglio.
Dal punto di vista legale, DRI è stata assistita da Legance. Rödl & Partner ha assistito Enerland come consulente legale.
pv magazine Italia ha contattato Capcora per avere informazioni sullo stato dei progetti e sul processo autorizzativo. Al momento della pubblicazione, non è stata però ricevuta una risposta.
Con l’aggiunta dei progetti Nox, il portafoglio italiano di DRI supera ora i 522 MW in fase di sviluppo. Al momento la società olandese del gruppo ucraino ha sette progetti agrivoltaici in vari stadi di sviluppo in Molise, Puglia e Sardegna, che dovrebbero avere una capacità installata totale prevista di oltre 500 MW. DRI mira a sviluppare 2 GW in Italia.
DRI sta sviluppando progetti solari, eolici onshore e sistemi di accumulo anche in Croazia, Polonia e Romania.
“La strategia di DRI mira a costruire e gestire impianti di energia rinnovabile e sistemi di accumulo attraverso l’acquisizione di progetti e portafogli greenfield (da early-stage a ready-to-build) oltre a collaborare con sviluppatori locali”.
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