Intervista – Gruppo Fare: CER per enti ecclesiastici e supermercati

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Giuseppe Farella, amministratore del Gruppo Fare, ha spiegato a pv magazine Italia la proposta commerciale del gruppo per progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Il gruppo riporta di avere 50 CER in sviluppo, al momento in fase di redazione di statuto. Ad oggi, però, nessuna è ancora attiva.

“Per garantire la sostenibilità finanziaria e operativa di un progetto CER, riteniamo che un sovradimensionamento ottimale sia pari a circa cinque volte la potenza necessaria per il solo autoconsumo”, ha detto Farella.

Per un impianto condominiale con un tetto di 200 metri quadri, il Gruppo Fare propone un impianto di circa 40 kwp, il cui costo si aggira tra i 35.000 e i 45.000 €, in base alla tecnologia scelta e alle caratteristiche specifiche del tetto.

La società dice di seguire i clienti dalla progettazione iniziale alla redazione di uno statuto personalizzato, fino alla realizzazione e alla gestione operativa della CER.

“Ogni progetto è pensato per essere una soluzione chiavi in mano”, ha detto Farella, spiegando che la quota di autoconsumo di un condominio varia generalmente tra il 60% e il 90%, influenzata dal profilo specifico dei consumi.

Il Gruppo Fare non lavora in autoconsumo collettivo, ma punta solo sulle CER, offrendo agli interessati di realizzare impianti in cui è il gruppo stesso a investire direttamente, senza un investimento iniziale da parte del condominio.

“Gruppo Fare ha sviluppato l’offerta innovativa “Condominio a Costo Zero”, pensata per rendere accessibile l’energia sostenibile anche al mondo condominiale. In questo modello, non sono richiesti investimenti iniziali: ci facciamo carico interamente dei costi di installazione degli impianti fotovoltaici, finanziando l’operazione attraverso una parte degli incentivi CER. Questo approccio permette ai condomini di beneficiare immediatamente di una significativa riduzione dei costi energetici per il Pod su cui l’impianto è connesso, oltre a ricevere un contributo derivante dalla CER. Quest’ultimo viene poi redistribuito tra tutti i condomini che scelgono di aderire”.

In alternativa offrirà di aderire a CER già operative.

La società specifica poi le tempistiche per le CER: 1 mese per la redazione degli statuti CER, 4-6 mesi per la costruzione; circa 1 mese invece per l’adesione a una CER esistente.

“Con la nostra proposta commerciale, garantiamo un’assistenza completa per tutta la durata del contratto, che si estende generalmente tra i 20 e i 25 anni. Questo impegno include la manutenzione dei tetti, sollevando i clienti da qualsiasi onere gestionale”.

CER “ideali”, Gruppo Fare: enti ecclesiastici e supermercati

Il Gruppo Fare, che non prevede normalmente l’installazione di batterie, dice che gli enti ecclesiastici rappresentano un esempio ideale per la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), grazie alle ampie superfici inutilizzate che possono ospitare impianti fotovoltaici di dimensioni significative, generando CER solide e sostenibili.

“Coinvolgendo i fedeli della comunità parrocchiale nella CER, è possibile raggiungere obiettivi che valorizzano il territorio e rafforzano il senso di comunità. Un esempio concreto è quello di una parrocchia che, affidandosi al Gruppo Fare, ha inserito nel proprio statuto iniziative a favore del quartiere, come il pagamento delle bollette per le famiglie in difficoltà, l’acquisto di giostrine per i bambini, la riqualificazione dell’oratorio e la piantumazione di alberi negli spazi comuni”.

Altri soggetti interessanti per la creazione delle CER sono, secondo Farella, i supermercati.

“I supermercati rappresentano un’opportunità strategica per lo sviluppo delle CER, grazie alla possibilità di beneficiare sia del risparmio energetico diretto sia dell’integrazione di programmi di welfare aziendale per i dipendenti”, ha detto Farella, parlando di un progetto in corso, con una catena locale di supermercati nel Sud Italia.

La CER in questione, da quanto riportato, coinvolge i 120 dipendenti, consentendo loro di accedere agli incentivi derivanti dall’energia condivisa sotto forma di buoni spesa.

“Una volta consolidata questa fase, proporremo all’imprenditore di estendere l’invito a partecipare alla CER anche ai numerosi clienti dei supermercati, offrendo loro vantaggi esclusivi come buoni spesa. Questo approccio non solo amplia la platea dei beneficiari, ma crea un modello di economia circolare in cui i risparmi energetici generano un impatto positivo sulla comunità locale, rafforzando al contempo il legame tra l’azienda e i suoi clienti”.

Gruppo Fare riporta di collaborare con aziende di installazione certificate, “che operano nel pieno rispetto delle normative CEI e UNI vigenti”.

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