L’angolo dell’idrogeno: BNEF triplica le stime del prezzo dell’idrogeno verde al 2050

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Secondo BNEF, solo la Cina e l’India vedranno probabilmente l’idrogeno verde diventare competitivo dal punto di vista dei costi. “In questi Paesi, il carburante più pulito raggiungerà un prezzo paragonabile a quello dell’idrogeno grigio entro il 2040”, ha dichiarato la società del gruppo Bloomberg, spiegando che l’idrogeno verde rimarrà molto più costoso di quanto si pensasse in precedenza per i decenni a venire. “In passato il BNEF aveva previsto un forte calo del prezzo dell’idrogeno verde, ma nelle sue previsioni pubblicate lunedì, l’azienda ha più che triplicato la sua stima dei costi per il 2050, citando i costi futuri più elevati per gli elettrolizzatori”, ha dichiarato il BNEF in una nota inviata via e-mail. Il BNEF prevede ora che l’idrogeno verde scenda dall’attuale intervallo di 3,74-11,70 dollari al chilogrammo a 1,60-5,09 dollari al chilogrammo nel 2050.

HydrogenPro si è assicurata circa 70 milioni di corone norvegesi (5,91 milioni di euro) di nuovi capitali attraverso un collocamento privato di nuove azioni presso gli attuali azionisti Andritz e Mitsubishi Heavy Industries. La società norvegese ha inoltre stipulato un accordo di investimento per un investimento azionario condizionato di 70 milioni di corone norvegesi da parte di Longi Hydrogen e un accordo di cooperazione con Longi Hydrogen. “Il prezzo di sottoscrizione del collocamento privato e dell’investimento di Longi è di 5,50 corone norvegesi per azione, rispetto a 4,50 corone norvegesi per azione alla chiusura del 20 dicembre 2024”, ha dichiarato HydrogenPro.

Green Hydrogen Systems ha completato la riduzione del suo capitale sociale nominale, come parte dei preparativi dell’azienda per la raccolta di nuovi capitali per rafforzare la sua base di capitale. L’azienda ha inoltre ottenuto dai due maggiori finanziatori esistenti un prestito fisso subordinato a breve termine di 80 milioni di corone danesi (10,72 milioni di euro) con scadenza 30 giugno 2025 per garantire le proprie attività almeno fino alla fine di marzo 2025. Negli ultimi tre mesi l’azienda danese ha avviato un dialogo serrato con i suoi principali azionisti. “Queste discussioni continuano a progredire in modo costruttivo, ma richiedono ulteriore tempo per concludersi”, ha dichiarato la società.

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