Il primo articolo del 2025 riprende uno dei temi più caldi dello scorso anno: la Sardegna e le aree idonee. Il titolo dell’ultimo comunicato stampa della Regione Sardegna, pubblicato il 31 dicembre 2024, è chiaro: “Muro della Regione contro il parere positivo della Commissione Tecnica PNRR-PNIEC, ignorati i pareri contrari della Regione e del Ministero della Cultura. Assessora Laconi: “Presenteremo ricorso per difendere la volontà del legislatore sardo. La nostra Regione non autorizzerà mai alcun impianto in contrasto con il quadro normativo regionale”.
Durante la seduta del 30 dicembre scorso, la Commissione ha approvato i progetti agrivoltaici “Monte Nurra”, nell’agro di Sassari, e “Villasor”, nonostante il netto parere contrario della Regione Sardegna. Secondo quanto riporta la nota, entrambi gli impianti ricadrebbero in aree dichiarate non idonee secondo la Legge Regionale n. 20 del 2024.
La Regione sottolinea come i progetti siano incompatibili con il quadro normativo locale e i valori tutelati dalla legislazione regionale. L’Assessora regionale dell’Ambiente, Rosanna Laconi, ha espresso con fermezza l’intenzione di contestare le decisioni della Commissione in tutte le sedi amministrative e giurisdizionali competenti. “Non possiamo accettare che decisioni assunte da una commissione tecnica posta alle dipendenze del Ministero dell’Ambiente ignorino deliberatamente il quadro normativo regionale e le prerogative delle autonomie locali,” ha dichiarato l’Assessora.
Il comunicato sottolinea che la Legge Regionale 20 del 2024 non offre il pretesto di essere una legge di moratoria. “Questa norma è stata concepita per garantire una transizione energetica sostenibile e rispettosa del territorio, per regolare l’integrazione degli impianti FER con i valori paesaggistici, ambientali e culturali della Sardegna, in piena coerenza con il Decreto Legislativo 199/2021 e con il Decreto Pichetto Fratin del 2024.
Laconi ha ribadito che la Sardegna non autorizzerà progetti in contrasto con la normativa regionale, sottolineando che la transizione energetica deve essere compatibile con il patrimonio culturale e naturale dell’isola. “Non si tratta di ostacolare il progresso, ma di garantirne la sostenibilità”, ha aggiunto.
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