Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha annunciato l’aggiunta di altre 37 aziende all’UFLPA (Uyghur Forced Labor Prevention Act), tra cui cinque fornitori della filiera fotovoltaica.
Firmato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel dicembre 2021, l’UFLPA vieta l’importazione di prodotti fotovoltaici dalla regione cinese dello Xinjiang, a meno che non si dimostri che i prodotti non sono legati presunto lavoro forzato, una pratica che Pechino ha sempre negato sia messa in atto.
“A partire dal 15 gennaio 2025, la US Customs and Border Protection (CBP) applicherà una presunzione confutabile che le merci prodotte dalle 37 entità citate saranno proibite all’ingresso negli Stati Uniti a causa delle pratiche delle aziende in questione”, ha dichiarato in un comunicato stampa il Dipartimento di Sicurezza Nazionale.
Quando Biden ha firmato la legge UFLPA, nella regione dello Xinjiang veniva prodotto il 50% della fornitura globale di polisilicio, materiale essenziale per la produzione di pannelli fotovoltaici convenzionali. Da allora i fornitori si sono adoperati per svincolare le loro filiere dalla regione, ma l’operazione si è rivelata complessa.
Le società aggiunte all’elenco delle entità UFLPA comprendono:
- Donghai JA Solar Technology – Azienda della provincia di Jiangsu, in Cina, che si occupa di ricerca e sviluppo di barre di silicio, wafer, lingotti e moduli di celle solari.
- Hongyuan Green Energy Co. – Produttore verticalmente integrato di centrali elettriche, silicio industriale e cristallino, wafer, batterie e moduli. Anche la sua controllata Hongyuan New Materials è stata aggiunta all’elenco.
- Jiangsu Meike Solar Co. – Produttore di barre e wafer di silicio aggiunto all’elenco UFLPA insieme alla controllata Baotou Meike.
- Shuangliang Silicon Materials – Produttore di barre e wafer di silicio cristallino nella città di Batou.
- Xinjiang Energy Group – società statale che sviluppa energia nei settori del carbone, dell’eolico, del fotovoltaico, del petrolio e del gas.
“Con ogni aggiunta all’elenco delle entità dell’UFLPA stiamo aumentando i nostri sforzi per sradicare il lavoro forzato nelle catene di approvvigionamento del nostro Paese” ha dichiarato Robert Paschall, sottosegretario ad interim per le politiche industriali. “Si tratta dell’aggiunta più numerosa di sempre e rafforza il fatto che stiamo mettendo in atto tutta la forza di questa legge, aggiornando in modo significativo l’elenco delle entità UFLPA e migliorando le capacità di applicazione della US Customs and Border Protection”.
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