L’aumento della produzione elettrica francese e dell’esportazione dalla Francia ai vicini europei, unita all’aumento della capacità rinnovabile installata, hanno portato ad una diminuzione dei prezzi dell’energia a livello continentale e a un numero record di prezzi negativi dell’energia in Europa. Lo spiega Andy Sommer, Team Leader Fundamental Analysis, Modelling & Meteorology presso Axpo.
“Se si confrontano i prezzi dell’energia all’ingrosso in Europa tra il 2023 e il 2024, si nota un notevole calo, determinato da diversi fattori fondamentali ribassisti. In particolare, la produzione nucleare francese è aumentata significativamente rispetto ai livelli del 2023. Insieme all’eccezionale produzione di energia idroelettrica, ciò ha permesso alle esportazioni nette di energia elettrica della Francia di raggiungere un massimo di 22 anni, nonostante le persistenti difficoltà dovute alla frequente riduzione della capacità di trasferimento verso i mercati vicini”, ha spiegato l’analista nel suo ultimo rapporto, aggiungendo che l’aumento della produzione di energia solare rispetto all’anno precedente è pari al 20%.
Questo trend ribassista, inoltre, si può attribuire condizioni climatiche miti durante l’inverno 2023/24, che hanno influenzato in modo significativo il regime dei prezzi energetici della regione, limitando i prelievi dalle scorte di gas. Ciò ha facilitato il processo di rifornimento e ha esercitato una pressione al ribasso inizialmente sul gas e successivamente sui prezzi del carbonio, del carbone e dell’elettricità. Ma le cose sono cambiate negli ultimi mesi, specialmente nella seconda metà dell’anno, quando il mercato del GNL si è irrigidito a causa dell’intensa concorrenza tra Europa e Asia.
Mercato gas e conseguenze sui mercati elettrici europei
Sono emersi poi diversi fattori rialzisti sul lato gas, in primis i ritardi nei nuovi progetti upstream, una fine del 2024 più fredda rispetto ai due anni precedenti e il rallentamento delle importazioni di GNL. Questo ha spinto le scorte di gas europee al di sotto della media quinquennale.
“Infine, la scadenza dell’accordo di transito del gas ucraino alla fine di dicembre ha ridotto la fornitura dei gasdotti russi. Questa riduzione, insieme alle interruzioni non programmate dei principali fornitori, costringe l’Europa a intensificare la competizione con l’Asia sul mercato globale del GNL per assicurarsi grandi volumi di importazioni di GNL e raggiungere l’obiettivo ufficiale di stoccaggio del 90% della capacità entro novembre 2025”, ha aggiunto l’analista, secondo il quale diversi fattori che potrebbero portare all’aumento dei prezzi in Europa.
Sul fronte geopolitico, l’escalation dei conflitti in Medio Oriente ha intensificato le preoccupazioni per l’approvvigionamento durante gli ultimi mesi del 2024, con i mercati che cercano attivamente di fare chiarezza sulle potenziali minacce.
Altri fattori che aumentano la variabilità
“Nel frattempo, i mercati si stanno preparando alle implicazioni della seconda amministrazione Trump negli Stati Uniti, il cui inizio è previsto per il 20 gennaio, con particolare attenzione a politiche come i dazi commerciali sulla Cina, le potenziali sanzioni sul petrolio iraniano, le nuove iniziative di trivellazione offshore e l’intervento politico nel conflitto russo/ucraino. Inoltre, l’incertezza politica sta aumentando in Europa, poiché il mese prossimo sono previste le elezioni regionali in Germania, dopo il crollo del governo dello scorso novembre. Queste potenziali turbolenze complicano ulteriormente le strategie energetiche, ritardando la costruzione di 10,5 GW di nuove centrali a gas pronte per l’idrogeno e mettendo in discussione l’obiettivo del 2030 di eliminare gradualmente il carbone. Questi sviluppi sono particolarmente significativi per il più ampio mercato energetico europeo, dato il ruolo centrale della Germania nell’economia dell’UE e la sua influenza sul mercato finanziario dell’elettricità,” ha dichiarato.
Considerando tutti gli sviluppi citati, Axpo si aspetta che il 2025 sarà un anno movimentato, caratterizzato da “eventi geopolitici imprevedibili”, cambiamenti e orientamenti politici, incertezza macroeconomica e condizioni meteorologiche variabili, che contribuiranno a mantenere alti livelli di volatilità dei prezzi dell’energia per tutto il 2025.
I presenti contenuti sono tutelati da diritti d’autore e non possono essere riutilizzati. Se desideri collaborare con noi e riutilizzare alcuni dei nostri contenuti, contatta: editors@nullpv-magazine.com.
Inviando questo modulo consenti a pv magazine di usare i tuoi dati allo scopo di pubblicare il tuo commento.
I tuoi dati personali saranno comunicati o altrimenti trasmessi a terzi al fine di filtrare gli spam o se ciò è necessario per la manutenzione tecnica del sito. Qualsiasi altro trasferimento a terzi non avrà luogo a meno che non sia giustificato sulla base delle norme di protezione dei dati vigenti o se pv magazine ha l’obbligo legale di effettuarlo.
Hai la possibilità di revocare questo consenso in qualsiasi momento con effetto futuro, nel qual caso i tuoi dati personali saranno cancellati immediatamente. Altrimenti, i tuoi dati saranno cancellati quando pv magazine ha elaborato la tua richiesta o se lo scopo della conservazione dei dati è stato raggiunto.
Ulteriori informazioni sulla privacy dei dati personali sono disponibili nella nostra Politica di protezione dei dati personali.