Legali a conferenza Rea a Milano: forte interesse nonostante le complessità

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Le novità normative degli ultimi mesi hanno semplificato in parte gli iter autorizzativi per nuovi impianti fotovoltaici, ma hanno anche destato non poche critiche da parte della comunità legale italiana.

“Se non cambiano il Testo Unico a breve, avremo lavoro per almeno 10 anni”, ha detto Germana Cassar, di DLA Piper, sottolineando il ruolo degli avvocati nel mondo delle rinnovabili in Italia.

Questo è particolarmente significativo in un momento di forte interesse da parte degli investitori internazionali, come sottolineato dagli 11 esperti che hanno partecipato all’evento di oggi organizzato da Rea a Milano.

Le due principali novità degli ultimi mesi

Il DM Aree Idonee del 21 giugno 2024 ha dato indicazioni molto generali alle regioni, suggerendo agli enti territoriali di privilegiare impianti fotovoltaici su edifici e aree industriali, aree agricole non utilizzabili. Alcune regioni hanno proposto delle disposizioni in merito.

Al momento l’unica in vigore è quella della Sardegna, mentre Abruzzo, Calabria, Lombardia, Puglia e Toscana stanno procedendo e potrebbero pubblicare le loro leggi regionali nei prossimi tre mesi.

La seconda novità normativa principale degli ultimi mesi è il Testo Unico Rinnovabili, entrato in vigore il 30 dicembre che prevede tre regimi autorizzativi: Attività Libera, Procedura Abilitativa Semplificata (PAS), Autorizzazione Unica (AU).

Complessità normative e nodi ancora da risolvere

Il Testo Unico Rinnovabili ha introdotto delle semplificazioni, ma rimangono ancora dei nodi. In primis, a livello legale, manca ancora una chiara definizione del concetto di agrivoltaico.

Non è poi chiaro se il Testo Unico sia pienamente applicabile dal 30 dicembre 2024 o si debba aspettare 180 giorni per il recepimento da parte delle regioni.

Gli avvocati che hanno partecipato all’evento milanese organizzato da Rea hanno poi sottolineato che il TUR ha chiarito i regimi autorizzativi per gli impianti BESS stand alone, modificandoli profondamente, ma sono presenti ancora lacune per le disposizioni relative a impianti BESS integrati a impianti FER.

Un altro nodo è l’applicabilità della normativa per i progetti con iter autorizzativi avviati, perché la completezza documentale è un concetto che dipende dal corretto ricevimento e dall’analisi della documentazione da parte delle autorità. Il solo invio non è sufficiente per definire la completezza documentale.

“Purtroppo i temi che necessitano ancora di chiarezza sono molteplici: non sono solo quelli affrontati nella giornata odierna,” ha aggiunto Barbara Paulangelo, technical director Rea (Reliable Energy Advisors). “Si spera che maggiori risposte arrivino dalle autorità preposte e che molti nodi si possano sciogliere in itinere man mano che le procedure verranno avviate”.

Aumentato interesse

I mercati finanziari sono particolarmente interessati agli sviluppi italiani, anche per via di difficoltà di altri Paesi europei.

“Il mercato è vivo e lotta con noi. Per chi si occupa di rinnovabili, l’Italia sta vivendo un momento di particolare interesse. La Germania si è fermata, la Spagna sta subendo un momento di consolidamento, la Francia ha tantissime complessità”, ha detto Eugenio Tranchino, head of Italy presso Watson Farley & Williams, aggiungendo che i mercati sembrano premiare l’Italia per una percepita stabilità politica.

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