Enertronica Santerno ha provveduto alla presentazione di un’istanza per la composizione negoziata della propria crisi, a seguito della ricezione di un “claim” da parte del fornitore Enel Green Power (EGP), filiale del gruppo Enel specializzata nelle energie rinnovabili.
Tale passaggio apre una nuova fase della crisi dello storico produttore di inverter italiano che ora sta parlando con possibili investitori per la ristrutturazione della società.
La società con 50 anni di storia e 12 GW di installato ha affrontato di recente due crisi. Nel 2022, in seguito alla pandemia e all’instabilità internazionale, ma anche per via di un non meglio precisato difetto seriale “relativo ad un componente fornito da un primario produttore internazionale”, la società ha fatto ricorso a finanza di urgenza da parte di illimity Bank, riavviando il business operativo nel 2023 e focalizzandosi sui servizi, che offrirebbero, a detta della stessa, una maggiore marginalità.
Le due fasi della crisi di Enertronica Santerno
Dopo la prima crisi, la società di Castel Guelfo (Bologna) aveva presentato accordi di ristrutturazione dei debiti, poi depositati dal Tribunale di Bologna in data 15 febbraio 2024. Gli accordi con creditori finanziari erano stati raggiunti con il 93,35% di questi, mentre era stato previsto uno stralcio medio del 34% degli importi dei crediti scaduti nei confronti dei fornitori.
La società si è trovata a gestire un braccio di ferro con un gruppo di obbligazionisti che si erano opposti, prima alla Corte di Appello Civile e poi alla Suprema Corte di Cassazione.
Nel 2024 è cominciata la crisi in corso derivante, riporta la società bolognese, dall’azione di EGP. Nella ricostruzione disponibile, questa ha comportato tra l’altro il mancato finanziamento da parte di llimity Bank.
Enertronica Santerno ha scritto di recente che “non ha potuto procedere alla esecuzione dell’accordo di ristrutturazione in quanto in data 30 ottobre 2024, Oxy Capital Italia Srl e Oxy Capital Advisors Srl hanno inviato una comunicazione in cui dichiaravano non più attuabile il piano posto alla base dell’accordo di ristrutturazione e ciò principalmente a seguito del prolungarsi delle negoziazioni tra la società ed EGP, risultando peraltro evidente che EGP non fosse disposta ad addivenire ad una intesa con la società che potesse essere coerente con il piano posto alla base degli accordi di ristrutturazione omologati, non potendo, quindi, tale piano più trovare esecuzione nei termini originariamente previsti”.
In data 15 novembre 2024 anche illimity Bank ha inviato una comunicazione in cui ha fatto valere l’inadempimento, da parte della società, rispetto a taluni obblighi previsti dal contratto di finanziamento.
Nell’ambito dell’istanza per la composizione negoziata della crisi, Enertronica Santerno ha, a seguito dell’accoglimento da parte della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA) di Bologna dell’istanza presentata dalla stessa società, nominato Massimo Fabiani quale esperto indipendente e pubblicato nel Registro delle Imprese l’istanza di applicazione delle misure protettive del patrimonio.
Rapporto con EGP
Enertronica Santerno è un fornitore storico del gruppo EGP e, per quanto concerne le forniture antecedenti al 2022, aveva presentato ad alcune società del gruppo EGP richieste di integrazione dei corrispettivi per oltre 6 milioni di euro relative a costi aggiuntivi “per i lavori e forniture eseguite”.
“L’incasso di tali importi era stato inserito nel piano di ristrutturazione alla base degli accordi di ristrutturazione ex art. 57 CCII omologati dal Tribunale di Bologna a febbraio 2024”, ha spiegato Enertronica Santerno, sottolineando come EGP abbia poi formalizzato richieste di penali contrattuali.
Nel corso delle interlocuzioni nella seconda metà del 2024, riporta Enertronica Santerno, EGP ha presentato ulteriori richieste risarcitorie per 14 milioni di euro, portando così le pretese complessive a 27 milioni di euro, “parte delle quali mancanti di giustificazione, a fronte di contratti di fornitura stipulati con la società per un valore complessivo di 30 milioni di euro”.
EGP ha continuato a ribadire le proprie pretese in maniera incompatibile con l’esecuzione del piano di ristrutturazione omologato, dice Enertronica Santerno.
“A fine luglio 2024 EGP ha riconosciuto che non esisteva un debito pacifico tra le parti, ma una lite che avrebbe potuto essere transatta”, ha detto il produttore di inverter nei documenti ufficiali.
In tale contesto illimity Bank ha detto ad Enertronica, di ritenere l’accordo con EGP condizione necessaria ai fini della erogazione della nuova finanza.
Stato della questione e incertezze future
A seguito della mancata erogazione della prima tranche del nuovo finanziamento, Enertronica Santerno ha elaborato nuove linee guida del Piano 2025-2029 che sostituisce integralmente il piano industriale 2022-2027 approvato nel corso del 2022. I dettagli sono attualmente in discussione con potenziali investitori.
Il nuovo piano verte su tre punti principali: focus sul fotovoltaico, sviluppo dei prodotti esistenti e revisione della struttura societaria.
Rispetto all’ultimo punto, Enertronica Santerno prevede la revisione della “capital structure”.
“A livello societario è previsto il trasferimento del ramo operativo all’interno di una newco finanziata da potenziali investitori e che, anche attraverso le controllate incluse nel ramo che sarà oggetto di cessione, proseguirà lo svolgimento delle attività operative di Enertronica. Attraverso i proventi della cessione del ramo e gli incassi derivanti dagli attivi non trasferiti in NewCo, Enertronica, svolgendo la funzione di holding, implementerà una operazione di esdebitazione”, ha scritto la società stessa.
La positiva realizzazione del Piano 2025-2029 presenta comunque molteplici e significative incertezze. La società stessa elenca 11 fattori di incertezza, come la due diligence e l’accordo con il nuovo investitore, “che possono far sorgere significativi dubbi sulla capacità della società̀ e del gruppo di continuare ad operare come una entità in funzionamento, con potenziali interazioni e possibili effetti cumulati sul bilancio”.
Secondo Enertronica Santerno, le incertezze derivano per lo più da fattori esterni e dal rapporto con i creditori.
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