In vista della fase di implementazione del Tide di consolidamento dall’1 febbraio 2026, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha presentato i propri orientamenti in merito ad alcune modifiche da apportare.
L’Autorità ha inoltre avviato una consultazione sulle proposte di modifica che rimarrà aperta fino al 14 aprile.
Le principali modifiche fanno riferimento ai criteri per la definizione, da parte di Terna, delle procedure concorsuali per l’approvvigionamento dei servizi di Frequency Containment Reserve (FCR) e di riserva ultra-rapida di frequenza; alla classificazione delle Unità di Produzione (UP), con particolare riferimento al coordinamento con il Mercato della Capacità e ai sistemi di accumulo; alla revisione degli obblighi in merito alla stipula dei contratti di dispacciamento in immissione; alla definizione dei servizi ancillari e ad alcuni aspetti legati all’operatività delle Unità Virtuali Abilitate (UVA).
“L’Autorità intende apportare alcune modifiche al fine di minimizzare i costi per l’approvvigionamento di risorse per FCR”, si legge nel documento messo in consultazione, che mette in evidenza come le modifiche troveranno applicazione dall’avvio della fase di consolidamento del Tide (1 febbraio 2026).
Per quanto riguarda le UP, Arera vuole garantire maggiore efficacia nella verifica dell’obbligo di offerta sui mercati dell’energia da parte di UP classificate come UPNR nell’ambito del Mercato della Capacità.
“Si ritiene opportuno modificare il Tide per prevedere che le UP contrattualizzate nell’ambito del Mercato della Capacità possano essere inserite in aggregati distinti rispetto alle UP non contrattualizzate”. Anche questa modifica sarebbe applicata dall’1 febbraio 2026.
Da introdurre già nella fase transitoria, invece, la revisione degli obblighi in merito alla stipula dei contratti di dispacciamento in immissione.
Arera chiede di far decadere l’obbligo di stipula del contratto di dispacciamento in immissione per UP per le quali il titolare si impegna a non immettere energia in rete.
Chiede poi anche di modificare il Tide al fine di fornire maggiore flessibilità a Terna nella definizione dei corrispettivi forfettari per i servizi ancillari non relativi alla frequenza.
“Al fine di monitorare l’utilizzo del servizio di modulazione straordinaria si ritiene utile che Terna trasmetta all’Autorità, con cadenza annuale, una relazione che riporti i volumi oggetto di modulazione”.
Sono poi 13 i punti riguardanti gli aspetti legati all’operatività delle Unità Virtuali Abilitate (UVA).
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