Nella zona industriale ZAI di Verona è nata Vera, acronimo di Verona Energia Rinnovabile Alternativa, presentata dai fondatori come la prima Comunità energetica rinnovabile (CER) attiva nel distretto produttivo della città veneta.
“Vera è un’associazione senza scopo di lucro che mette in rete produttori e consumatori di energia rinnovabile, alleggerendo la bolletta di imprese e privati grazie agli incentivi distribuiti. Inoltre, parte delle risorse sarà destinata a progetti sociali per il territorio. Abbiamo coinvolto Confindustria e grandi aziende come Cartiere Saci e Manni Energy per sostenere la fase iniziale, semplificando il percorso burocratico e amministrativo e agevolando la partenza della CER”, ha dichiarato Giuseppe Biasi, presidente di Vera.
pv magazine Italia ha parlato con Luca Tosi, Head of Renewables Division di Manni Energy, parte di Manni Group, che progetta, realizza e gestisce impianti di energia rinnovabile.
“La CER prende vita con due nuovi impianti fotovoltaici sulle coperture di siti industriali. Uno – spiega Tosi – è messo a disposizione da Cartiere Saci e ha una potenza nominale pari a circa 1 MW, mentre l’altro da 100 kW è messo a disposizione da Manni Energy. Di conseguenza, la produttività annua cumulata dei due impianti è di 1,2 GWh. La quasi totalità dell’energia immessa sarà condivisa con la CER lasciando una parte residuale poco significativa per l’autoconsumo diretto”.
Vera è stata costituita come associazione senza scopo di lucro con l’obiettivo di generare benefici ambientali, economici e sociali per il territorio. La CER si sviluppa attorno alla cabina primaria AC024E0000, che alimenta oltre 600 aziende attive soprattutto nel settore agro-industriale. Il progetto punta proprio al potenziamento della sostenibilità industriale, sfruttando impianti fotovoltaici per garantire l’approvvigionamento energetico.
Tra le prime adesione c’è anche quella del Banco Alimentare del Veneto ODV. “In questa prima fase siamo focalizzati a incrementare il numero di consumers e a coinvolgere PMI della zona”, spiega Tosi.
Per quanto riguarda i progetti sociali che saranno supportati, parte andranno alla Fondazione Giuseppe Manni, attiva nella ricerca avanzata sulle neuroscienze e nel supporto a due poli d’eccellenza di Verona, l’Università e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (Aoui).
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