Prezzi dei moduli solari, si è invertita la tendenza al ribasso

Dopo essere rimasti stabili all’inizio dell’anno, i prezzi dei moduli hanno iniziato a salire per la prima volta in più di due anni. L’aumento sta interessando tutte le classi tecnologiche, compresi i moduli ad alta efficienza, ma la variazione in questa categoria rimane troppo bassa per essere registrata sui grafici dei prezzi.

È probabile che la situazione cambi presto. Sul mercato rimangono pochi moduli scontati, poiché i tagli alla produzione stanno determinando uno shortage artificiale. I moduli ad alta efficienza stanno diventando scarsi e non c’è alcuna offerta immediata in vista.

Alcuni rivenditori, inoltre, stanno accumulando scorte in risposta alla prevista carenza. Questi moduli non saranno più venduti a prezzi stracciati, ma saranno trattenuti e rimessi in vendita per far fronte all’incombente carenza di offerta. Di conseguenza, i prezzi dei moduli aumenteranno probabilmente in modo moderato ma costante almeno fino all’inizio del prossimo trimestre.

Questa previsione riflette i ritardi nelle consegne da parte dei principali marchi, e le scorte per gli impianti fotovoltaici di medie dimensioni non sono previste prima di aprile o maggio. I moduli per i grandi progetti seguono regole di distribuzione separate, rendendo i loro prezzi meno volatili grazie ai tempi di pianificazione e spedizione più lunghi.

L’impatto dei tagli alla produzione si estende a tutto il mercato, compresi i moduli a terra. I produttori condividono le catene di fornitura, quindi la riduzione della produzione riguarda tutte le dimensioni dei moduli. Secondo quanto riferito, alcuni produttori cinesi di primo livello non hanno prodotto un solo modulo quest’anno e le decisioni sul riavvio della produzione dopo il Capodanno cinese rimangono incerte. Molti fornitori fanno ancora affidamento sulle scorte dell’anno scorso, ma le nuove consegne stanno rallentando.

Cosa significa questo per il mercato fotovoltaico? La risposta non è necessariamente una cattiva notizia.

La sovraccapacità rimane elevata, soprattutto in Cina, ma gli analisti prevedono che la domanda globale di moduli aumenterà, mentre la crescita rallenterà dal 25%-30% annuo a circa l’8%-12%. La capacità produttiva supera ancora di gran lunga la domanda, con 1.400 GW previsti a fronte di una previsione di 660 GW-700 GW nel 2025. Le chiusure delle fabbriche potrebbero contribuire ad alleviare la carenza di offerta, ma comportano costi continui e probabilmente costringeranno i produttori più piccoli a uscire dal mercato.

In Europa, l’incertezza politica e le nuove normative stanno frenando la domanda di fotovoltaico, facendo presagire una stagnazione nei principali mercati. La Germania dovrebbe aggiungere solo 15 GW quest’anno, con un calo del 10% rispetto al 2024. Nel 2025, l’accumulo di energia e il consumo flessibile saranno al centro della scena, sotto la spinta del Solar Peak Act. Gli installatori incapaci di adattarsi dovranno lottare contro i grandi fornitori di soluzioni come 1Komma5 ed Enpal, che offrono già sistemi fotovoltaici e di accumulo alimentati dall’intelligenza artificiale e sostengono il cambiamento di politica della Germania.

Gli installatori più piccoli hanno ancora delle opzioni, poiché molti produttori di inverter offrono ora soluzioni aperte o chiavi in mano che aiutano i consumatori a gestire i costi energetici. Con sistemi di accumulo ben dimensionati e di gestione intelligente dell’energia, gli utenti possono ottimizzare le tariffe elettriche dinamiche, a condizione che gli operatori di rete accelerino finalmente l’introduzione dei contatori intelligenti, da tempo rimandata. Gli ultimi adeguamenti della Erneuerbare-Energien-Gesetz (EEG) aprono la strada alla ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici, ma le case automobilistiche devono ora fornire l’hardware necessario.

In un mercato futuro con tariffe dinamiche e ricarica bidirezionale, gli impianti fotovoltaici sono più che semplici componenti aggiuntivi: sono essenziali per massimizzare l’autosufficienza. Tuttavia, il prezzo dei moduli da solo sta diventando meno rilevante per l’economia complessiva del sistema. L’affidabilità a lungo termine è più importante, poiché i costi di manutenzione o sostituzione possono erodere i rendimenti dell’investimento.

L’aumento dei prezzi dei moduli potrebbe spingere i produttori a investire in materie prime di qualità superiore, invertendo il declino qualitativo registrato durante la recente fase di prezzi bassi. I moduli venduti all’ingrosso in Europa spesso mancavano di affidabilità nelle prestazioni, in particolare nelle categorie di punta, a meno che gli acquirenti non avessero stipulato accordi specifici sulla qualità. Con la tendenza al rialzo dei prezzi, questi problemi potrebbero presto essere risolti, consentendo ai clienti finali di ottenere finalmente l’affidabilità che si aspettano dai loro impianti fotovoltaici.

L’autore: Martin Schachinger ha studiato ingegneria elettrica e lavora da quasi 30 anni nel campo dell’energia solare e rinnovabile. Nel 2004 ha creato la piattaforma di trading online pvXchange.com. L’azienda ha in stock i componenti standard per le nuove installazioni, i moduli solari e gli inverter che non vengono più prodotti.

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