L’Italia è il mercato europeo delle batterie più interessante, seguita da Gran Bretagna e Germania, ha detto Aurora Energy Research nel suo rapporto su 28 mercati.
L’Italia è stata posta in testa alla classifica per l’obiettivo di una capacità di batterie di 50 GWh entro il 2030, nonché l’apertura ai progetti BESS ai mercati ausiliari.
“Prevediamo che nel 2030 in Italia saranno aggiunti 10,5 GW, di cui 3 GW sono già in fase avanzata, quindi probabilmente entreranno in funzione entro i prossimi 2-3 anni”, Eva Zimmermann, senior associate flexible energy di Aurora Energy Research, ha detto a pv magazine Italia.
Zimmerman sottolinea poi che i “progetti BESS per il Macse sono già stati definiti”, ma le opportunità commerciali legate al mercato della capacità, all’arbitraggio e ai servizi ancillari sono un modello commerciale comunque redditizio.
La senior associate sottolinea però che l’Italia non dovrebbe rivestire un ruolo rilevante a livello europeo, perché non “è ben collegata a causa della sua geografia”, quindi gli investimenti effettuati nel Bel Paese saranno in grado di coprire gli altri Paesi solo in misura ridotta.
“Inoltre, l’Italia è attualmente inattiva nella piattaforma europea di bilanciamento Picasso e non è chiaro quando si riattiverà”, ha detto Zimmermann.
La capacità BESS utility-scale in Europa, pari a 10,3 GW nell’ottobre 2024, dovrebbe quintuplicare fino a 55 GW entro il 2030 e raggiungere 126 GW entro il 2050, secondo l’outlook centrale di Aurora.
“Dopo l’Italia, segue la Gran Bretagna, sostenuta da una forte capacità installata di 4,3 GW, da un’industria delle batterie consolidata, che si stima possa più che raddoppiare fino a 10,6 GW, e da interessanti flussi di reddito che rafforzano la sua posizione. La Germania, che ha superato l’I-SEM dell’Irlanda come primo mercato, si colloca al terzo posto grazie alle sue solide prospettive di mercato e agli ambiziosi obiettivi in materia di energie rinnovabili”, ha detto la società di consulenza britannica.
Secondo Aurora Energy Research, queste aggiunte di capacità rappresentano un’opportunità di investimento di 100 miliardi di euro fino al 2050, compresi i progetti di repowering.
“Il mercato dell’accumulo di energia su scala di rete continua a essere forte, con pipeline di investimenti in crescita grazie alle promettenti opportunità. Tuttavia, i mercati delle batterie presentano dinamiche complesse in termini di ricavi e costi e i mercati europei differiscono per dimensioni, flussi di ricavi e livelli di rischio. Ciò risulta evidente se si confrontano anche i nostri mercati principali, l’Italia e la Gran Bretagna: Mentre l’Italia offre l’opportunità di entrare nel mercato come sviluppatore alla ricerca di progetti greenfield, la pipeline in Gran Bretagna è piena, quindi è interessante solo per gli investitori in progetti più avanzati”.
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