Italia Solare è intervenuta al Parlamento per parlare di come abbassare i prezzi dell’energia, sostenendo la necessità di promuovere soluzioni strutturali, evitando interventi emergenziali quando possibile.
Il Decreto Bollette, legge n.19 del 28 febbraio 2025, ha stabilito che lo Stato erogherà un contributo straordinario del valore di 200 euro sulle forniture di energia elettrica. Questo per i clienti domestici con ISEE fino a 25.000 euro.
Questo rientra in un approccio già visto nel mezzo della crisi post-Covid e all’inizio della guerra in Ucraina. Italia Solare sottolinea che, negli anni 2021-2022, il Governo ha destinato circa 100 miliardi di euro per contrastare il caro energia.
“Se anche solo una parte di queste risorse fosse stata utilizzata per incentivare la diffusione del fotovoltaico tra famiglie e imprese, oggi la situazione sarebbe radicalmente diversa”, ha detto il presidente Paolo Rocco Viscontini nel corso dell’audizione presso la X Commissione della Camera dei Deputati.
L’associazione di categoria ha proposto di rafforzare strumenti già esistenti, semplificandoli radicalmente per accelerare l’adozione delle rinnovabili e aumentare la sovranità energetica del Paese. Ha chiesto di aumentare la quota di rinnovabili nel mix elettrico, valorizzare le produzioni esistenti, procedendo velocemente con strumenti come CER e prezzi zonali.
Nel suo intervento a Roma, Viscontini ha detto che strumenti come i Power Purchase Agreements (PPA) e i Contratti per Differenza (CFD) possono abbassare e stabilizzare il prezzo dell’energia elettrica.
“L’associazione propone di estendere le garanzie GSE per i PPA anche ai produttori da impianti esistenti e di includere nel DL l’obbligo per Acquirente Unico di acquistare esclusivamente energia rinnovabile. Infine, l’associazione ha chiesto l’abrogazione dell’articolo 15-bis del DL 4/2022, che ha generato un clima di incertezza e numerosi ricorsi legali”.
Alleanza per il Fotovoltaico
Anche Alleanza per il Fotovoltaico in Italia è intervenuta nel corso delle audizioni. Simile il punto di vista.
“L’Alleanza accoglie positivamente la volontà del Governo di intervenire nel breve termine per proteggere famiglie e imprese attraverso sussidi e misure di trasparenza. Tuttavia, ritiene fermamente che per affrontare in maniera definitiva il problema del costo elevato dell’energia, è indispensabile che il provvedimento venga integrato con interventi strutturali che rafforzino lo sviluppo delle rinnovabili, in particolare del fotovoltaico su larga scala. Solo così si potrà mitigare l’impatto del caro bollette e favorire la transizione verso un sistema energetico sostenibile, competitivo e resiliente”.
L’Alleanza ricorda che il prezzo dell’energia in Italia rimane tra i più alti d’Europa. L’associazione di categoria scrive che questa disparità incide fortemente sulla competitività del sistema produttivo italiano, penalizzando le imprese nazionali rispetto ai competitor europei e incidendo negativamente sul potere d’acquisto delle famiglie. Inoltre, la forte dipendenza del Paese dalle importazioni di energia, che nel 2024 hanno coperto il 74,8% della domanda energetica nazionale, aggrava ulteriormente la vulnerabilità del sistema energetico italiano, esponendolo a oscillazioni dei prezzi internazionali e a tensioni geopolitiche.
“L’evoluzione delle tecnologie di accumulo ha reso il solare ancora più affidabile, consentendo un’integrazione efficace nel sistema energetico nazionale. È essenziale rimuovere gli ostacoli normativi che frenano lo sviluppo di nuovi impianti, come l’articolo 5 del DL Agricoltura, difficilmente conciliabile con la normativa vigente e passibile di ulteriori ambiguità regolatorie, allineando le politiche di settore agli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica”, ha dichiarato Filippo Fontana, portavoce di Alleanza per il Fotovoltaico in Italia.
* Aggiunto paragrafi dei commenti di Alleanza per il Fotovoltaico
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