Ha il via libera l’installazione di un impianto fotovoltaico da 3,8 MW a Rea, in provincia di Pavia. pv magazine Italia ne ha parlato con Claudio Segni, il sindaco del piccolo comune che conta 400 abitanti.
Il progetto, secondo la proposta dello sviluppatore Agsm Aim Power di Verona, prevede l’installazione di 5.580 moduli fotovoltaici distribuiti su una superficie complessiva di 70.000 metri quadrati, di cui circa 50.000 dedicati alle strutture. L’impianto sarà suddiviso in tre sottocampi, ognuno con la propria cabina di raccolta energetica, e contribuirà a immettere energia nella rete elettrica di media tensione gestita da E-Distribuzione.
Prescrizioni per la tutela paesaggistica
“L’approvazione, che spetta alla Provincia, è arrivata al termine di due sedute della conferenza dei servizi, a cui abbiamo partecipato. Sono previste 31 prescrizioni per garantire il rispetto dell’ambiente e la tutela paesaggistica. Tra le disposizioni principali vi è l’obbligo di mitigazione visiva con barriere paesaggistiche, l’obbligo di rendere opachi i supporti metallici dei pannelli per evitare riflessi che possano disorientare gli uccelli, l’inserimento di varchi nelle recinzioni per consentire il passaggio della fauna selvatica e il rispetto di una distanza minima da due corsi d’acqua”, spiega il sindaco Segni.
La cooperazione con la Soprintendenza è necessaria per assicurare che il progetto rispetti tutte le normative ambientali, paesaggistiche e archeologiche. Essendo l’area classificata a rischio archeologico medio, le operazioni di scavo saranno monitorate da esperti specializzati.
Verso una nuova CER
Il sindaco Segni ha preannunciato in esclusiva a pv magazine Italia la probabile nascita di una Comunità energetica rinnovabile (CER) che coinvolgerà i comuni di Rea e Verrua Po. “Grazie anche alla proroga dei termini concessa dal Mase, per cui la presentazione delle domande è slittata al 30 novembre 2025, possiamo finalmente avviare questo progetto ambizioso. Due aziende locali hanno deciso di mettere a disposizione i tetti delle loro strutture, contribuendo in modo decisivo alla realizzazione della CER”.
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