Piano di sviluppo Terna prevede oltre 23 miliardi nei prossimi dieci anni

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Il piano di sviluppo 2025-2034 di Terna prevede oltre 23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni (+10% rispetto al precedente) per il perseguimento degli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, indipendenza, resilienza ed efficienza del sistema elettrico.

Gli interventi presentati oggi a Roma mirano a consentire un incremento della capacità di scambio di energia tra zone di mercato, raggiungendo circa 39 GW rispetto agli attuali 16 GW. Il piano, considerando tutte le opere incluse anche oltre l’orizzonte decennale, punta inoltre all’aumento della capacità di trasporto con l’estero di circa il 40% rispetto ai valori attuali.

Richieste di connessione

Secondo i dati di Terna, al 31 dicembre 2024 risultano 348 GW di richieste di connessione per impianti rinnovabili (di cui 152 GW di fotovoltaico, 110 GW di eolico on-shore e 86 GW di eolico off-shore) e 277 GW per sistemi di accumulo. Numeri che, evidenzia la società, superano ampiamente il fabbisogno nazionale.

Terna rileva inoltre che nell’ultimo biennio si è registrata una crescita delle richieste per gli utenti di consumo, che prelevano direttamente energia dalla rete di trasmissione nazionale e includono, ad esempio, impianti ad alto consumo energetico. Una tendenza che la società attribuisce per larga parte ai data center: al 31 dicembre 2024 le richieste erano pari a circa 30 GW, dato annuale 24 volte superiore rispetto a quello del 2021. Tali richieste sono principalmente localizzate nel Nord Italia, soprattutto in Lombardia.

Attualmente, la potenza media standard associata ai data center supera i 100 MW. Il documento degli scenari 2024 prevede al 2030, e negli anni successivi, un incremento della domanda elettrica dovuto anche al consumo da parte dei data center.

Tra gli utenti di consumo sono poi inclusi gli interventi abilitanti le infrastrutture del trasporto ferroviario, per cui al 31 dicembre 2024 risultavano richieste per una potenza in prelievo pari a 2 GW. Con riferimento al cold ironing, ovvero l’insieme di impianti necessari per l’elettrificazione delle banchine portuali, fondamentale per consentire lo spegnimento dei motori ausiliari delle navi in sosta, sono pervenute a Terna richieste di connessione pari a 1 GW.

Interventi di rete

Terna annuncia inoltre che la maggioranza degli interventi sulla rete previsti in esercizio entro il 2030 ha ottenuto l’autorizzazione o è in fase di autorizzazione. Tra questi rientrano:

  • Tyrrhenian Link, collegamento HVDC sottomarino a 500 kV che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna. L’opera sarà completata entro il 2028, a gennaio sono state avviate in Sicilia le attività di posa del cavo sottomarino del ramo est.
  • Adriatic Link: il collegamento HVDC tra Abruzzo e Marche da 1.000 MW di potenza lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini. Ha ottenuto il via libera del Mase a gennaio 2024 e i cantieri terrestri sono partiti a fine 2024. L’entrata in esercizio è prevista per il 2029.
  • Bolano-Annunziata: autorizzato a settembre 2024, l’elettrodotto sottomarino in corrente alternata a 380 kV che unirà la Sicilia e la Calabria e incrementerà fino a 2.000 MW la capacità di interconnessione tra la Sicilia e il Continente.
  • Colunga-Calenzano: elettrodotto a 380 kV che si snoda per 84 km tra le province di Bologna e Firenze. L’infrastruttura è attualmente in fase di realizzazione.

2030

Entro il 2034 sono poi previsti ulteriori rinforzi infrastrutturali tra cui:

  • Milano-Montalto: elettrodotto in corrente continua con una tensione massima di 525 kV e una capacità di 2.100 MW che collegherà Lazio e Lombardia, passando per Toscana, Liguria e Emilia-Romagna. La fase di consultazione pubblica per l’opera è stata avviata a gennaio.
  • Central Link: prevede la ricostruzione, sul medesimo tracciato, degli elettrodotti a 220 kV tra Umbria e Toscana e collegherà le stazioni elettriche di Villavalle (Terni) e Santa Barbara (Arezzo).
  • Dorsale Adriatica: collegamento in corrente continua tra Foggia e Forlì che garantirà il rafforzamento del corridoio adriatico.
  • Montecorvino-Benevento: progetto di realizzazione di un nuovo collegamento a 380 kV tra le aree di Montecorvino e Benevento che prevede il passaggio per la Stazione Elettrica a 380 kV “Avellino N” e l’adeguamento delle stazioni a 380 kV di Montecorvino e Benevento, funzionali alla costruzione e all’esercizio del nuovo elettrodotto.

2034

La società mira anche a potenziare le interconnessioni con l’estero. Tra i principali progetti pianificati:

  • Co.I.3: progetto di ammodernamento e potenziamento dell’attuale interconnessione tra Sardegna, Corsica e Toscana. L’opera, autorizzata dal Mase nel 2023 è uno dei progetti di Terna finanziati dal Programma REPowerEU. A febbraio sono stati avviati i cantieri del tratto terrestre in Sardegna.
  • Elmed: progetto di interconnessione tra Italia e Tunisia è uno degli interventi previsti dal Piano Mattei per l’Africa. L’opera è stata autorizzata dal Mase a maggio del 2024 e dal governo tunisino.
  • Raddoppio interconnessione Italia-Grecia: a gennaio 2024 è stata avviata la consultazione pubblica per il nuovo collegamento che sarà composto da due cavi sottomarini di 250 km e potenza fino a 1.000 MW e due cavi terrestri in corrente continua di 50 km che uniranno l’approdo di Melendugno, in Puglia, alla costa greca.

Terna rende inoltre noto che nel piano di sviluppo 2025 sono presenti ulteriori progetti di interconnessione, noti come “Merchant Lines”, a cura di altri promotori e/o non titolari di concessioni di trasporto. Risultano in fase di avvio consultazione 11 richieste per oltre 12 GW di capacità.

Gli interventi previsti dal piano rispondono principalmente alle seguenti necessità:

  • sviluppare infrastrutture abilitanti e innovative;
  • risolvere le congestioni locali;
  • rispondere in modo efficiente a tutte le richieste di connessione alla rete attraverso la definizione di un nuovo modello;
  • garantire la stabilità e la sicurezza della rete elettrica e l’integrazione dei mercati tramite le interconnessioni con l’estero.

“Le richieste di connessione di impianti rinnovabili, di sistemi di accumulo e di data center sono in costante aumento. Per far fronte al rischio di saturazione virtuale della rete abbiamo adottato un nuovo processo di programmazione territoriale delle nostre infrastrutture. Questo processo assicura efficienza nella realizzazione delle opere abilitanti la connessione di nuove risorse, consentendo di ridurre le congestioni amministrative, e di minimizzare i costi per il sistema” ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratrice delegata di Terna.

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