Sardegna, nuovi ricorsi contro due impianti agrivoltaici approvati dal Mase

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La Sardegna rende noto che impugnerà due pareri di compatibilità ambientale positivi rilasciati dal ministero a favore di altrettanti progetti agrivoltaici nella regione. Gli impianti sono entrambi proposti da EF Solare Italia e si trovano in aree ritenute non idonee dalla legge regionale 20/2024, ovvero la legge sulle aree idonee.

Dopo aver avviato il ricorso contro il progetto di Siamaggiore, la regione annuncia l’impugnazione anche dei decreti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) riguardanti gli impianti “Fattoria Solare Soliu” e “Fattoria Solare Tramatza” entrambi in provincia di Oristano.

I progetti, che prevedono anche l’integrazione di un sistema di accumulo, hanno ricevuto la valutazione di impatto ambientale positiva dal Mase la settimana scorsa. Stando a quanto ravvisato dalla Regione Sardegna, tuttavia, non rispettano le disposizioni della normativa regionale e risultano in contrasto con i criteri stabiliti per la tutela del territorio e del paesaggio.

Inoltre, la Regione evidenzia che entrambi i progetti hanno ricevuto un parere negativo dalla Soprintendenza Speciale per il Pnrr del Ministero della Cultura (MIC) che ha evidenziato significative criticità in relazione all’impatto paesaggistico e ambientale delle installazioni previste.

“Non siamo contrari allo sviluppo delle energie rinnovabili, ma pretendiamo che avvenga nel rispetto delle regole, della pianificazione territoriale e della volontà delle comunità locali”, dichiara l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi. “Abbiamo adottato norme chiare, stabilendo quali siano le aree idonee per tali impianti. Questi progetti non rientrano in quelle aree e, di conseguenza, non saranno autorizzati”.

Tramite una nota la Regione evidenzia inoltre che i pareri della Commissione Pnrr-Pniec e i decreti ministeriali non hanno valore vincolante e non possono sostituire la competenza esclusiva della Regione.

Per avvalorare la propria posizione la Regione richiama anche la sentenza del Consiglio di Stato n. 1872/2025 che sottolinea come la valutazione degli impatti ambientali e paesaggistici degli impianti FER debba avvenire nel rispetto delle normative regionali. “La sentenza evidenzia che la localizzazione degli impianti deve tenere conto degli effetti sul territorio, sulla biodiversità, sul suolo e sulla qualità del paesaggio, riconoscendo il diritto delle regioni a disciplinare questi aspetti per garantire la tutela ambientale” scrive la Sardegna in una nota.

“Questa sentenza conferma ciò che sosteniamo da sempre: il territorio non può essere stravolto senza criteri chiari e senza un’attenta valutazione degli impatti ambientali e paesaggistici”, aggiunge Laconi.

Alla luce di queste considerazioni, la Regione Sardegna annuncia che impugnerà formalmente i decreti ministeriali, ribadendo che nessuna autorizzazione verrà concessa per impianti collocati in aree non idonee. “Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per garantire il rispetto delle regole e per far sì che lo sviluppo delle rinnovabili avvenga nel rispetto del nostro territorio e della nostra comunità”, conclude l’assessora.

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