“Il mercato italiano è storicamente un mercato di tetti, sia residenziali che commerciali, con un forte interesse per lo storage, Quest’ultimo aspetto ha riguardato l’ambito residenziale, per i vantaggi di investimento legati al Superbonus, e riguarda attualmente l’ambito C&I, laddove l’incertezza delle forniture elettriche e i costi energetici fluttuanti hanno generato nel settore manifatturiero un grande interesse per i sistemi di accumulo industriali”, spiega Carraro. “Oggi vediamo un trend crescente nell’agrivoltaico, dove offriamo soluzioni specifiche come il nuovo inverter centralizzato più grande, pensato per gestire al meglio le esigenze del comparto utility scale.”
Dopo il boom del Superbonus, il mercato residenziale ha subito un fisiologico rallentamento, ma resta comunque attivo: “La normativa esiste e ci sono incentivi, anche se con alcune limitazioni di accesso e di orizzonte temporale. Il comparto commerciale continua a registrare buoni numeri”.
Nel segmento utility scale, oltre ai grandi impianti, SolarEdge sta puntando su una fascia di installazioni di dimensioni intermedie: “Vediamo sempre più progetti da 500 kW a 2 MW, dove la nostra soluzione con l’inverter da 330 kW e gli ottimizzatori offre un’ottimizzazione mirata”.
Cybersecurity come priorità per il fotovoltaico
“Con l’aumento dell’adozione delle tecnologie digitali nel settore energetico, la sicurezza informatica è diventata una priorità. Gli impianti fotovoltaici sono parte della rete di generazione nazionale e rappresentano un asset strategico,” sottolinea Carraro. “Sono distribuiti in abitazioni, aziende e impianti industriali, accumulano energia e sono connessi alla rete. Questo li rende vulnerabili agli attacchi informatici”.
Gli inverter SolarEdge hanno ottenuto con ampio anticipo la certificazione di conformità alla nuova Direttiva Europea sugli apparecchi radio (RED 2014/53/EU– Radio Equipment Directive), con particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza informatica, come previsto dall’articolo 3.3 della normativa.
Quest’ultimo, che entrerà in vigore ad agosto 2025, introduce un nuovo quadro normativo per le apparecchiature radio, imponendo specifici requisiti di cybersecurity per tutti i dispositivi IoT commercializzati in Europa. Vi rientrano anche gli impianti fotovoltaici, spesso connessi alla rete in modalità wireless, che dovranno adeguarsi a criteri più stringenti in termini di protezione della rete, sicurezza dei dati personali e mitigazione dei rischi di frode.
SolarEdge ha adottato un approccio multilivello per garantire la sicurezza: “Abbiamo server situati in paesi con elevati standard di sicurezza, in particolare per l’Europa in Germania . Implementiamo avanzate protezioni software e crittografia per difendere i dati degli utenti e la continuità operativa degli impianti”.
Le minacce informatiche possono avere conseguenze significative: “Un impianto fotovoltaico può essere spento da remoto, si può accedere ai dati personali degli utenti e, in casi estremi, possono verificarsi danni fisici. Questo vale per tutti i dispositivi connessi, non solo per il fotovoltaico”, avverte Carraro.
Il tema è già regolamentato in alcuni paesi: “Il Regno Unito ha introdotto un codice di condotta, la Lituania ha vietato l’uso di inverter di provenienza dubbia, mentre in Germania la cybersecurity è al centro del dibattito. In Italia non c’è ancora una normativa specifica, ma c’è sensibilità crescente, soprattutto nel settore B2B”.
CER e gestione intelligente dell’energia
“Le Comunità energetiche rinnovabili (CER) rappresentano una delle grandi opportunità per il fotovoltaico in Italia”, spiega Carraro. “Per queste applicazioni la nostra piattaforma SolarEdge ONE è uno strumento funzionale, in quanto facilita l’interfaccia con la rete e la gestione della contabilizzazione energetica sia per le applicazioni residenziali, comprese quelle legate alle CER, sia per quelle commerciali. Possiamo dire che è uno strumento abilitante per le CER perché consente un controllo efficace e una gestione semplificata dell’energia”.
Tuttavia, lo sviluppo delle CER in Italia è ancora inferiore alle potenzialità: “La normativa è relativamente giovane e i limiti imposti, come quelli sui comuni sotto i 5.000 abitanti, hanno rallentato il processo. L’espansione della soglia ai comuni fino a 30.000 abitanti potrebbe accelerare il mercato”.
L’importanza dello storage e le strategie future
“Il fotovoltaico ormai non ha senso senza batteria,” afferma Carraro. “In Italia, il tasso di adozione dello storage residenziale è tra il 50% e il 60%, secondo dati SolarEdge. Con la fine prevista per i prossimi mesi della remunerazione dell’energia immessa in rete, la batteria diventerà ancora più essenziale per massimizzare il ritorno dell’investimento”.
SolarEdge continuerà a investire nel mercato italiano, puntando su innovazioni hardware e software per ottimizzare la gestione dell’energia: “Il fotovoltaico è diventato un’industria avanzata, con un ruolo sempre più centrale per l’intelligenza artificiale e la gestione intelligente dell’energia. La nostra strategia è chiara: rafforzare la presenza negli impianti residenziali e commerciali, sviluppare soluzioni per il comparto a terra e consolidare la leadership nella sicurezza e nella digitalizzazione dell’energia”.
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