Iberdrola, nel 2025 almeno 200 GWh di PPA in Italia

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Iberdrola ha finora firmato sette PPA in Italia, divenendo un operatore primario per questo strumento nel Paese. Per il 2025, le prospettive sono di ripetere almeno i 200 GWh di consumo annuo del 2024 con clienti alto consumanti che siano, indistintamente, energivori o industriali della grande distribuzione organizzata (GDO).

Intervistato da pv magazine Italia durante il KEY di Rimini, Lorenzo Costantini, direttore commerciale di Iberdrola Italia, ha parlato delle strategie commerciali della società spagnola in Italia con particolare riguardo all’utilizzo dei PPA.

“Il grande cliente industriale alto consumante è il nostro target”, ha spiegato Costantini.

“Generalmente, la Gdo ha dei profili di consumo che si sposano bene con un impianto fotovoltaico. Si tratta di un segmento ancora da esplorare perché interessante per i profili di consumo, con clienti che si stanno affacciando allo strumento dei PPA come mezzo in grado di stabilizzare i costi dell’energia e allo stesso tempo favorire la decarbonizzazione dell’industria”.

Sulle stime di quanti PPA e per quali numeri Iberdrola conta di chiudere in Italia nel 2025, Costantini ha dichiarato: “Cercheremo di replicare o migliorare la performance del 2024, quindi intorno ai 200 GWh di consumo anno”.

Per la società spagnola non è però da escludere anche il ricorso ad altri meccanismi come l’Energy release e il FerX, che si sono “sovrapposti in modo positivo ai PPA”.

Sulla durata dei contratti, Costantini ha spiegato che solitamente hanno una durata di 10-12 anni, ma la tendenza è andare incontro alle esigenze del cliente, sia per durate un più lunghe ma anche più brevi. Quest’ultima, in particolare, è una necessità che sta emergendo sul mercato da parte di alcuni clienti, con “orizzonti temporali inferiori a 10 anni, tra i 6 e gli 8 anni di durata”.

Per Iberdrola, il PPA decennale rimane il “prodotto ideale”, mentre un contratto inferiore a sei anni non rientra tra gli interessi della società spagnola.

In merito a eventuali resistenze, ad oggi, al mercato dei PPA, Costantini ha detto di non ravvisarne a parte la poca conoscenza dello strumento.

Sugli altri strumenti incentivanti previsti quest’anno in Italia, FerX, FerX transitorio, Macse, il direttore commerciale ha dichiarato che si tratta di “route-to-market” che Iberdrola prende in considerazione anche perché non sono esclusivi rispetto ai PPA. Tuttavia Iberdrola mantiene una preferenza per lo strumento che è più orientato al mercato.

Sull’importanza di realizzare progetti ibridi, in particolare di fotovoltaico e accumulo, ma anche di solare e altre fonti energetiche rinnovabili, Costantini ha detto che si tratterà del futuro del mercato al nord Europa ma anche in Italia: “un’integrazione tra eolico, fotovoltaico e batterie permetterà sempre più di andare incontro alle esigenze dei clienti e al loro profilo di consumo, divenendo sempre meno esposti al mercato”.

“Nel caso si includa storage, dipende molto anche dal costo della tecnologia che in questo momento è abbastanza alto”, ha specificato Costantini. “Ci sono dei grandi margini di miglioramento e anche per questo motivo non si vedono molte batterie stand alone merchant. Molti aspettano che il costo del Capex diminuisca”.

Infine, il direttore commerciale di Iberdrola Italia ha sentenziato: “È indifferente quale strumento utilizzare perché sono tutti ‘route-to-market’. Avendo il PPA come nostra preferenza, la tempistica che più ci preme riguarda l’autorizzazione degli impianti”.

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