L’Istituto Fraunhofer per i sistemi di energia solare ISE ha concluso che gli attuali test UV standard valutano il degrado dei moduli fotovoltaici al silicio TOPCon in modo significativamente superiore rispetto alla reale riduzione delle prestazioni. Secondo le nuove indagini, alcuni moduli non mostrano alcun degrado, mentre altri registrano un calo delle prestazioni fino al 5%, anche dopo la stabilizzazione.
L’irradiazione UV destabilizza infatti i moduli, che perdono poi efficienza durante lo stoccaggio al buio. La successiva esposizione alla luce solare comporta però un significativo recupero.
“I test sul campo nell’Outdoor Performance Lab del Fraunhofer ISE e le analisi dei “ritorni sul campo” nel CalLab PV Modules dell’istituto, provenienti da sistemi con moduli TOPCon, indicano che questo processo di stabilizzazione fornisce misure di degrado che sono significativamente più vicine ai valori misurati nella pratica”, ha scritto l’istituto di ricerca tedesco.
I test UV in laboratorio simulano la radiazione UV naturale a cui i moduli fotovoltaici sono esposti sul campo e sui tetti, ma aumentano significativamente l’intensità dell’irradiazione per accelerare l’invecchiamento e quindi fornire una previsione delle perdite di prestazioni a lungo termine.
Il degrado indotto dai raggi UV dei moduli fotovoltaici TOPCon sta emergendo da diversi rapporti e da pubblicazioni scientifiche. Voci di corridoio riportano che il degrado sta avendo anche conseguenze sulla finanziabilità di progetti tedeschi che hanno pianificato di usare moduli TOPCon.
“Purtroppo, molti tipi di moduli dell’attuale generazione di moduli fotovoltaici TOPCon reagiscono in modo sensibile all’irradiazione UV. Ciò è confermato anche dai ‘ritorni sul campo’ e dal confronto tra i moduli invecchiati in laboratorio e quelli invecchiati sul campo. Tuttavia, il tasso di degrado non sembra essere così drastico come ipotizzato in precedenza”, conferma Daniel Philipp, responsabile del dipartimento di caratterizzazione e affidabilità dei moduli presso il Fraunhofer ISE.
L’istituto continuerà ad analizzare il fenomeno per prevedere con maggiore precisione gli effetti a lungo termine della radiazione solare sulla resa dei moduli.
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