Coldiretti Torino: oltre un milione di mq di terreni persi a causa del fotovoltaico, ma sì ad agrivoltaico e pannelli sui tetti

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A caldo del nuovo DL Agricoltura, pv magazine Italia ha chiesto un commento a Coldiretti. Ha raccolto l’invito il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici. “Gli agricoltori continuano ad assistere alla sottrazione di terreni da parte degli speculatori energetici. Abbiamo denunciato con forza il land grabbing attuato da società che contattano i proprietari terrieri per acquistare i campi che diventano così soltanto “superfici” e non ecosistemi che producono cibo. Una mobilitazione che ha prodotto questo risultato. Purtroppo non sarà possibile fermare i progetti già avviati, ma almeno abbiamo salvato buona parte dei nostri campi”.

“La situazione nelle campagne è veramente drammatica. I proprietari che, da decenni, affittano agli agricoltori, cedono alle proposte di vendita di fronte a offerte che fanno salire i prezzi dei terreni da circa 1,50-2 euro al ma 7-8 fino a proposte indecenti di 12-14 euro al m. Di fronte a questo stravolgimento del mercato della terra, le aziende agricole si vedono rimpiazzate dalle società che installano campi fotovoltaici e si vedono ridurre pesantemente la loro capacità produttiva. Solo negli ultimi due anni solo l’agricoltura del Torinese ha perso, in questo modo, oltre un milione di metri quadrati di terreni con un paesaggio agricolo destinato a mutare profondamente”.

Mecca Cici ha sottolineato che Coldiretti resta favorevole all’energia green prodotta dai pannelli fotovoltaici, ma se installati sui tetti dei fabbricati o se viene applicata una seria soluzione agrivoltaica con vere coltivazioni produttive. “Chiediamo che le aziende agricole siano incentivate nell’installazione dei pannelli sui tetti delle stalle, dei fienili, delle abitazioni. Al contrario gli agricoltori che scelgono di effettuare investimenti impegnativi per l’installazione dei pannelli sui tetti si trovano di fronte mille ostacoli burocratici e ritardi nei riconoscimenti economici da parte del gestore elettrico. L’interesse da parte degli agricoltori è dimostrato dalla forte partecipazione alla misura del Pnrr per gli impianti fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine”.

Secondo uno studio di Coldiretti Giovani Impresa, solo utilizzando i tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole sarebbe possibile recuperare una superficie utile di 155 milioni di metri quadri di pannelli con la produzione di 28.400Gwh di energia solare, pari al consumo energetico complessivo annuo di una regione come il Veneto.

“Anche secondo il centro studi Divulga, ipotizzando che sul 10% dei tetti sia già installato un impianto, il semplice utilizzo degli edifici disponibili potrebbe generare una potenza fotovoltaica compresa fra 59 e 77 GW, un quantitativo sufficiente a coprire l’aumento di energia rinnovabile previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) al 2030”.

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