Il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Energetico (MASE) ha approvato, con decreto n. 233 del 16 maggio, le regole operative e lo schema di avviso pubblico per gli incentivi previsti dal decreto ministeriale Agrivoltaico.
Il DM Agrivoltaico, lo ricordiamo, prevede un contributo in conto capitale fino al 40% dei costi per l’installazione di impianti agrivoltaici a valere su risorse PNRR pari a 1.098.992.050,96 euro. Inoltre, è prevista una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.
Le regole operative, scritte dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), prevedono che possono beneficiare degli incentivi imprenditori agricoli e associazioni temporanee di imprese che comprendano almeno un operatore del settore.
Sono finanziabili esclusivamente gli impianti che abbiano potenza superiore a 1 kW. Nel caso di sistemi agrivoltaici in cui l’impianto di produzione di energia elettrica ha potenza superiore a 1 MW, è necessario che sia verificato il possesso di solidità finanziaria ed economica adeguata alle iniziative per le quali viene presentata la richiesta di accesso alle procedure di selezione.
Possono accedere agli incentivi i sistemi agrivoltaici in cui gli impianti di produzione di energia elettrica sono di nuova costruzione; che alla data di presentazione della domanda abbiano conseguito il titolo autorizzativo/abilitativo per la realizzazione dell’impianto; che abbiano ottenuto il preventivo di connessione alla rete.
L’altezza dei moduli deve rispettare i valori minimi riportati di seguito:
- 1,3 metri nel caso di svolgimento di attività zootecnica;
- 1,3 metri nel caso di impianti agrivoltaici che prevedono l’installazione di moduli fotovoltaici in posizione verticale fissa;
- 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività colturale;
- 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività mista, colturale e zootecnica.
In caso di installazione di sistemi di accumulo, in fase di comunicazione di entrata in esercizio dell’impianto, dovranno essere fornite le informazioni tecniche necessarie a caratterizzare la configurazione di installazione fornendo idonea documentazione.
Gli impianti che accedono al meccanismo di supporto devono prevedere la realizzazione di sistemi di monitoraggio che consentano di verificare la continuità dell’attività agricola/pastorale, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, il microclima, la resilienza ai cambiamenti climatici. I criteri e le modalità di misurazione sono delineate ai punti dal 2.D.1 al 2.D.5 delle regole operative.
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