Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, serie L, del 21 maggio, sono pubblicate le raccomandazioni 2024/1343 e 2024/1344 sull’accelerazione delle procedure autorizzative e sulla progettazione delle aste per le energie rinnovabili.
Per quanto riguarda le procedure autorizzative la Commissione raccomanda pratiche accelerate e agevolate, in particolare per gli impianti su piccola scala e gli autoconsumatori. Inoltre, grande attenzione viene rivolta alla digitalizzazione, all’impiego di risorse umane e competenze adeguate e all’eliminazione degli ostacoli normativi. In sintesi, le raccomandazioni per le procedure sono le seguenti:
- Procedure più veloci e brevi: “garantire che tutti i progetti di sviluppo della rete godano dello status di massima importanza possibile a livello nazionale”.
- Favorire la partecipazione dei cittadini: “applicare procedure autorizzative semplificate per le energie rinnovabili su piccola scala e gli autoconsumatori di energia rinnovabile, anche rendendo meno stringenti i requisiti in materia di consenso per l’installazione di energie rinnovabili nei condomini (ad esempio con maggioranze ridotte) o evitandoli del tutto”.
- Migliorare il coordinamento interno: “assicurare un coordinamento efficace delle autorità competenti a livello nazionale, regionale e comunale per quanto riguarda i rispettivi ruoli e responsabilità”.
- Procedure chiare, trasparenti e digitalizzate: “comunicare ai richiedenti informazioni chiare, complete e trasparenti su tutti gli obblighi e le fasi procedurali, comprese le procedure di reclamo”.
- Risorse umane e competenze sufficienti: “provvedere affinché i soggetti preposti al rilascio delle autorizzazioni e le autorità incaricate della valutazione ambientale dispongano di un organico sufficiente e adeguato, in possesso delle giuste competenze e qualifiche”.
- Individuare e pianificare i siti dei progetti: “eliminare rapidamente gli ostacoli normativi, individuare le lacune nei dati e garantire il coinvolgimento tempestivo dei portatori di interessi pertinenti per agevolare la raccolta di dati ambientali e incrementare il sostegno pubblico”.
- Concessioni agevoli e uso efficiente della rete: “attuare una pianificazione a lungo termine della rete e investimenti ex ante coerenti con l’espansione prevista delle capacità di produzione di energia rinnovabile”.
- Progetti innovativi: “porre in essere spazi di sperimentazione normativa per concedere a tecnologie, prodotti, servizi o approcci innovativi esenzioni mirate dal quadro legislativo o regolamentare nazionale”.
- Monitoraggio, comunicazione e riesame: “istituire un punto di contatto per gli sviluppatori di progetti e per la Commissione, incaricato di monitorare regolarmente le principali strozzature nel processo autorizzativo e di affrontare i problemi incontrati dagli sviluppatori dei progetti di energia rinnovabile e dei progetti infrastrutturali correlati”.
Per quanto riguarda le aste, “gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché la progettazione delle aste contribuisca a una diffusione rapida, efficiente e sostenibile delle energie rinnovabili con modalità concorrenziali, attragga investimenti privati e apporti al settore benefici come la certezza degli investimenti”. In particolare, le raccomandazioni della Commissione per le aste riguardano l’adozione di criteri diversi dal solo prezzo.
“Nell’ambito delle aste gli Stati membri dovrebbero utilizzare criteri diversi dal prezzo nella fase di preselezione o di aggiudicazione, o in entrambe, al fine di perseguire obiettivi che non possono essere ridotti alla sola dimensione del prezzo, come la qualità, la capacità di realizzare il progetto nei tempi previsti, la condotta responsabile delle imprese, la cibersicurezza e la sicurezza dei dati e il contributo alla resilienza, alla sostenibilità ambientale o all’innovazione. Nel decidere se introdurre criteri diversi dal prezzo in fase di preselezione o di aggiudicazione, gli Stati membri dovrebbero evitare impatti negativi sulla competitività della procedura di gara, in particolare per i progetti in materia di energie rinnovabili di minori dimensioni, e definire e valutare i criteri in modo obiettivo, trasparente e non discriminatorio, che non determini un aumento sproporzionato dei costi”.
Inoltre, al fine di incentivare il completamento dei lavori nei tempi previsti, la Commissione raccomanda di introdurre sanzioni in caso di mancato completamento o ritardi nella messa in servizio.
Quando decidono di includere massimali di offerta nelle aste che prevedono aiuti di Stato, gli Stati membri dovrebbero fissare detti massimali in modo che riflettano l’ammontare del sostegno che sono disposti a erogare per il progetto, tenuto conto tra l’altro dei diversi costi livellati dell’energia elettrica di ogni singolo progetto, onde evitare una scarsa partecipazione all’asta. A tal fine gli Stati membri dovrebbero fissare il volume di energia elettrica messo all’asta a un livello che preservi la competitività della procedura di gara.
Infine, si legge nella raccomandazione, gli Stati membri che decidono di ricorrere alle aste per assegnare aiuti a progetti sviluppati da comunità di energia rinnovabile o PMI dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di concedere loro maggiore flessibilità, su base oggettiva, per quanto riguarda i requisiti di preselezione.
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