Ieri è stato pubblicato il Vademecum ANCI-GSE per i Comuni che vogliono adottare configurazioni di autoconsumo (CACER) e comunità energetiche rinnovabili (CER). Il documento ha finalità divulgativa e fornisce informazioni sui meccanismi di sostegno previsti per le pubbliche amministrazioni e per le comunità locali.
Il testo inizia con alcune definizioni preliminari e riferimenti normativi utili all’adozione di CACER e CER. In particolare, si riferisce alle misure incentivanti della CACER disciplinate dal decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) n. 414 del 7 dicembre 2023, il cosiddetto “Decreto CACER”.
Il decreto, lo ricordiamo, ha definito due misure: 1) incentivi per l’energia elettrica autoconsumata da impianti a fonti rinnovabili inseriti nelle CACER fino al 31 dicembre 2027 o per un contingente complessivo pari a 5 GW; 2) incentivi per i gruppi e le comunità energetiche nei comuni con meno di 5.000 abitanti.
Il secondo capitolo del Vademecum definisce le “azioni propedeutiche” allo sviluppo di CACER nei Comuni. Il documento sottolinea la necessità nella struttura amministrativa di competenze energetiche “sulla quale mediamente molte amministrazioni devono ancora lavorare”.
È raccomandata la predisposizione di una unità, ufficio o settore dedicato, al quale affidare il coordinamento delle operazioni relative all’energy management in stretto raccordo con gli uffici tecnici deputati alla gestione del patrimonio pubblico e delle autorizzazioni.
Inoltre, è consigliato raccogliere alcune tipologie di dati utili ad orientare le scelte, tra cui: un inventario del proprio patrimonio edilizio; un inventario dei propri asset infrastrutturali elettrici e termici; un quadro statistico dei consumi; un quadro degli impianti di produzione da fonti rinnovabili presenti sul territorio; un quadro dei programmi di sviluppo delle infrastrutture di rete; un quadro delle aree potenzialmente “idonee”.
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