Enel e la svizzera Energy Vault hanno firmato un accordo di collaborazione per l’analisi approfondita delle prestazioni tecniche ed economiche di una serie di soluzioni tecnologiche di accumulo energetico di tipo gravitazionale.
La collaborazione guarda le soluzioni gravitazionali installate e testate presso il “Solutions Excellence Center” in Texas, negli Stati Uniti, dove verrà messo in funzione il primo impianto di storage gravitazionale in occidente, uno dei primi al mondo.
A marzo, Energy Vault ha collegato un sistema da 25 MW/100 MWh in Cina, il primo GESS su scala commerciale al mondo.
“Nelle previsioni l’impianto texano, che Energy Vault sta costruendo e gestirà autonomamente nei pressi della città di Snyder, avrà a regime una capacità di 18 MW/36 MWh e opererà sul mercato ERCOT (Electric Reliability Council of Texas)”, ha scritto la società romana.
Nella costruzione delle masse mobili verrà impiegata la fibra di vetro proveniente dagli impianti eolici dismessi Smoky Hills I & II in Kansas di Enel, evitando così di mandare in discarica circa 70 pale, ognuna lunga 40 metri e pesante sei tonnellate.
“La validazione della tecnologia, testata sul banco di prova del mercato statunitense, fornirà al nostro Gruppo le basi per futuri progetti che potrebbero impiegare la tecnologia gravitazionale per applicazioni di storage di lunga durata”, ha detto Enel Green Power.
Il principio di funzionamento del progetto è quello anche delle centrali di pompaggio idroelettriche, dove il surplus di energia viene utilizzato per pompare acqua negli invasi a monte da utilizzare successivamente per la produzione di elettricità nei momenti di maggior richiesta.
In modo analogo, il Gravitational Energy Storage System (GESS) di Energy Vault funziona impiegando l’eccesso di energia disponibile in rete per sollevare a una certa altezza grandi blocchi di materiale solido e per abbassarli poi in maniera opportunamente controllata e coordinata, realizzando la conversione dell’energia potenziale delle masse mobili in elettricità, nei momenti in cui c’è richiesta dalla rete.
La società romana sta mantenendo un profilo basso specialmente in Italia, ma sta mantenendo la propria presenza in mercati regolati e in America Latina, dove per esempio sponsorizza una serie di iniziative sportive e culturali.
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