I cluster economici italiani rivestono un ruolo fondamentale nel panorama economico nazionale, soprattutto i distretti industriali ad alta intensità energetica come acciaio, cemento, chimica, ma anche della moda, della meccanica e dell’agroalimentare. La transizione verde rappresenta quindi una sfida significativa e un’opportunità unica per questi settori.
Questa la premessa di un recente studio condotto di recente da Boston Consulting Group (BCG) che si chiama “Are Economic Clusters Ready for the Green Transition?”. Sono quattro le tendenze che guidano la transizione verde e spingono le organizzazioni a riadattarsi per rimanere competitive: normative più rigide, riduzione dei costi delle energie rinnovabili, diminuzione dei costi delle tecnologie green e aumento dell’interesse dei consumatori per i prodotti sostenibili.
Lato energia, lo studio riporta che l’Unione Europea sta implementando misure come il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alla Frontiera (CBAM), che prevede l’introduzione di dazi sulle importazioni ad alta intensità di carbonio. “Per l’Italia, questo significa che i settori manifatturieri, soprattutto quelli Hard To Abate, dovranno adattarsi rapidamente per mantenere e potenziare la loro competitività sui mercati internazionali. La riduzione dei costi delle energie rinnovabili offre poi un’opportunità straordinaria, ad esempio, il costo dell’energia solare su larga scala negli Stati Uniti è sceso a $0,039/kWh, rendendo le rinnovabili sempre più competitive rispetto ai combustibili fossili. Anche in Italia, continuare ad investire nelle rinnovabili può migliorare l’efficienza energetica dei distretti industriali”.
“Le energie rinnovabili e le tecnologie green, con i loro prezzi competitivi, offrono l’opportunità di trasformare i settori tradizionali in motori di innovazione sostenibile, creando allo stesso tempo nuovi posti di lavoro e rafforzando la posizione del nostro Paese nel panorama economico globale”, ha dichiarato Ferrante Benvenuti, Partner BCG.
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