ISC Konstanz dichiara un’efficienza certificata del 24,12% per la cella solare a tunnel a contatto posteriore

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L’istituto di ricerca tedesco ISC Konstanz ha dichiarato un’efficienza di conversione di potenza del 24,12% per una cella solare TOPCon back contact (TBC). I ricercatori hanno dichiarato che la loro cella solare IBC4EU è stata progettata secondo il concetto polyZEBRA.

Il risultato è stato confermato dall’Istituto tedesco per la ricerca sull’energia solare Hamelin (ISFH). “L’efficienza certificata del 24,12% risulta essere superiore a quella ottenuta con le misurazioni interne”, ha dichiarato a pv magazine il ricercatore dell’ISC di Costanza Jonathan Linke, riferendosi al risultato non certificato del 24,0% annunciato dal gruppo di ricerca a dicembre. “È la più alta efficienza mai raggiunta da una cella solare prodotta all’ISC di Costanza”.

La cella ha inoltre raggiunto una tensione a circuito aperto di 709,5 mV, una densità di cortocircuito di 11.355 mA e un fattore di riempimento dell’82,04%.

“Considerando che la fabbricazione in laboratorio di celle industriali standard presso l’ISC di Costanza si basa interamente sulla manipolazione manuale dei wafer, su macchine utilizzate per numerosi concetti di celle e che la serigrafia riguarda solo pochi decimi di celle in un lotto, questa efficienza è già un obiettivo”, ha aggiunto Linke. “L’implementazione della tecnologia polyZEBRA in una linea di produzione automatizzata dovrebbe portare a un’efficienza delle celle superiore al 25% con un costo di gestione inferiore rispetto ai concetti di celle TBC esistenti, con un’efficienza dei moduli che potrebbe superare il 24%”.

Il processo di fabbricazione delle celle polyZEBRA utilizza un processo unico e a basso costo basato sul laser per ottenere contatti passivanti su entrambe le polarità ed è adatto alla produzione di massa, secondo i suoi creatori.

“Attualmente, il team ISC sta ottimizzando le singole fasi del processo per aumentare ulteriormente l’efficienza dimostrata in laboratorio e implementare sequenze di processo semplificate per ridurre ulteriormente i costi previsti di una futura linea di produzione prevista per il 2025”, ha dichiarato Linke. “Lo sviluppo della cellula è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell’Unione Europea”.

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