Basf e NGK lanciano una batteria sodio-zolfo con un tasso di degradazione inferiore all’1%

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Basf Stationary Energy Storage, una filiale dell’azienda chimica Basf, e il produttore giapponese di ceramiche NGK Insulators hanno lanciato una nuova versione delle loro batterie sodio-zolfo (NAS).

La batteria containerizzata NAS modello L24 sviluppata congiuntamente dai partner, la cui collaborazione è iniziata nel 2019, vanta alcuni miglioramenti tecnologici. Rispetto al tipo di batteria precedentemente disponibile, la nuova batteria NAS è caratterizzata da un tasso di degrado significativamente inferiore all’1% all’anno, grazie alla riduzione della corrosione nelle celle della batteria.

La batteria ha poi un sistema di gestione termica migliorato, che consente una scarica continua più lunga. Ad esempio, nel caso di una scarica a 200 kW-dc per unità NAS modello L24, la durata della scarica continua è di sei ore.

Gli elementi della nuova tecnologia sono stati incorporati nel design della batteria collaudata sul campo. In pratica, le batterie NAS sono state sviluppate per la prima volta al mondo da NGK e da allora sono state installate in oltre 250 siti in tutto il mondo, con una potenza totale di oltre 720 MW e una capacità totale di circa 5 GWh installati.

Come la versione precedente, il nuovo concetto è conforme ai più recenti standard di sicurezza per le installazioni di accumulo di energia, come UL1973 e UL9540A.

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