Nella Gazzetta Ufficiale del 25 giugno è pubblicato il decreto-legge n. 84 “Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico”. La norma recepisce il regolamento UE 1252/2025 sull’adozione di misure urgenti per l’approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche considerate strategiche.
All’articolo 3 comma 1 il decreto istituisce il punto unico di contatto presso la direzione generale competente del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Energetico (MASE) per il rilascio del titolo abilitativo alla realizzazione di progetti strategici di estrazione di materie prime critiche. Entro dieci giorni dalla data di ricezione dell’istanza, il punto unico trasmette la stessa al Comitato tecnico che svolge compiti di monitoraggio e coordinamento.
Per il permesso di ricerca è esclusa la sussistenza di potenziali effetti significativi sull’ambiente e, pertanto, non è richiesta la procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale né la valutazione di incidenza nei casi in cui la ricerca non supera i due anni di durata.
Il Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) istituisce il “Registro nazionale delle aziende e delle catene del valore strategiche” per il monitoraggio delle catene del valore strategiche, la misurazione del fabbisogno nazionale e la conduzione di prove di stress. Il Registro raccoglie inoltre i dati relativi alle importazioni ed esportazioni di materie prime critiche strategiche e di rottami ferrosi.
Il decreto è entrato in vigore ieri, 26 giugno, giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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