Il Governo spagnolo regolamenta l’installazione del fotovoltaico galleggiante nei bacini idrici pubblici

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Martedì, il Governo spagnolo ha approvato il Regio Decreto che regola i requisiti per la concessione dei permessi per l’installazione di impianti fotovoltaici galleggianti nei bacini ubicati nel demanio idraulico pubblico. Le Confederazioni idrografiche possono inoltre promuovere gare pubbliche per il rilascio di autorizzazioni e concessioni nei bacini demaniali. Le concessioni avranno una durata massima di 25 anni.

L’entità di questi impianti sarà stabilita in funzione dello stato trofico del bacino in questione: peggiore sarà la qualità delle sue acque, maggiore sarà la sua copertura. In generale possono occupare tra il 5% ed il 15% della superficie utile totale di detti serbatoi.

Pertanto, la percentuale massima della superficie totale coperta è limitata al 5% nel caso di bacini non eutrofici, e al 15% nel caso di bacini eutrofici o a rischio di eutrofizzazione, cioè con elevata produttività biologica. sebbene questi limiti possano essere ridotti a seconda del regime di sfruttamento o degli usi e dei diritti preesistenti, tra le altre cause.

Gli impianti fotovoltaici non saranno installati in laghi, lagune o altri specchi d’acqua che non siano considerati altamente modificati o artificiali, né su quelle superfici che, essendo altamente modificate o artificiali, sono interessate da qualsiasi misura di protezione ambientale.

L’organizzazione del bacino garantirà che siano previsti studi tecnici e programmi di monitoraggio dello stato delle masse d’acqua riceventi gli impianti per valutare i cambiamenti idromorfologici che possono verificarsi, nonché i cambiamenti chimici e biologici associati, soprattutto nei casi in cui l’impianto solare occupa più del 10% della superficie del bacino.

Gli impianti fotovoltaici galleggianti nel demanio idraulico pubblico saranno concessi mediante concessioni temporanee della durata massima di 25 anni, mediante una procedura che potrà essere avviata su richiesta di parte o mediante bando di gara pubblico da parte dell’ente di bacino.

Una volta acquisiti i diritti di accesso e di connessione alla rete elettrica, e quando in materia idraulica ed in materia energetica è competente l’Amministrazione generale dello Stato, la concessione del demanio idraulico pubblico e la previa autorizzazione amministrativa possono essere trattate e rilasciate contestualmente con una procedura che regolerà un’ordinanza ministeriale.

I proprietari degli impianti fotovoltaici saranno soggetti al canone per l’utilizzo dei beni di demanio idraulico pubblico e, nel caso dei serbatoi demaniali, al canone di concessione e al canone di regolazione.

Nel 2022, il governo ha approvato il cosiddetto “Piano Shock” come risposta alle conseguenze economiche e sociali della guerra in Ucraina.

Tra le misure energetiche che dipendono da Miteco figurano la modifica della legge sull’acqua e il bando per impianti galleggianti di generazione di energia elettrica solare fotovoltaica nel demanio idraulico pubblico per un massimo di 25 anni; e ha posto in consultazione pubblica il Regio Decreto che regola l’installazione degli impianti fotovoltaici galleggianti.

Andrés Franco, amministratore delegato di Isigenere , che sviluppa progetti fotovoltaici galleggianti da più di 14 anni, ha dichiarato a pv magazine  che 1 MW occupa circa 0,7 ettari con il sistema Isifloating. Aggiungendo gli ettari inclusi nella bozza come “area potenziale di installazione fotovoltaica – 1a stima (ha)” si ottengono 5.300 ettari, che rappresentano più di 7.500 MW di potenza fotovoltaica galleggiante installata.

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