Fotovoltaico in Svizzera: oltre il 50% di crescita e record in Ticino

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L’UFE – l’Ufficio Federale dell’Energia – è il centro di competenza in materia di approvvigionamento e di impiego dell’energia in seno al Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni in Svizzera. Di recente, ha pubblicato la “Statistica sull’energia solare” per il 2023 evidenziando una crescita del 51% dei nuovi impianti fotovoltaici in Svizzera.

Lo comunica Swissolar, l’Associazione di categoria svizzera per l’energia solare. “Sono stati raggiunti 1.641 MW e la potenza totale installata alla fine dell’anno era di 6.375 MW. Si tratta del quarto anno consecutivo con una crescita del mercato superiore al 40%. In totale, alla fine del 2023 in Svizzera erano in funzione moduli fotovoltaici per una potenza complessiva di 6,4 GW, che coprono più dell’8% della domanda di elettricità del Paese nel corso dell’anno”.

Swissolar ha spiegato che questa produzione corrisponde a circa l’80% della produzione annua di entrambi i reattori della centrale nucleare di Beznau. “Quest’anno, per la prima volta, l’energia solare fornirà oltre il 10% del fabbisogno annuo. Secondo la nuova legge per l’elettricità, tale quantità dovrà essere quasi quintuplicata nei prossimi 10 anni. Affinché ciò sia possibile, i nuovi strumenti della legge devono essere adeguatamente incorporati nelle ordinanze”.

“Grazie all’espansione del solare, attualmente ogni anno un ulteriore 2-3% del fabbisogno elettrico svizzero viene coperto grazie al solare. L’energia solare diventa così, insieme all’energia idroelettrica, il secondo pilastro portante del nostro approvvigionamento elettrico. Nonostante l’aumento dei consumi, l’energia solare può coprire il 50% del fabbisogno annuo entro il 2050”, ha dichiarato Matthias Egli, Direttore di Swissolar.

I dati rivelano che sono stati installati circa 58.000 nuovi impianti con una potenza media di 28,2 kW. “Si tratta di una tendenza verso impianti più grandi, in cui i tetti vengono sfruttati appieno, con la conseguenza di un prezzo per chilowattora prodotto che continua a scendere”. Ecco l’osservazione di David Stickelberger, responsabile mercato e politica di Swissolar.

Rispetto all’anno precedente, è aumentato invece del 73% il numero di nuovi accumulatori a batterie installati, con una capacità media di accumulo pari a 14,1 kWh. “Il 42% dei nuovi impianti fotovoltaici installati su case monofamiliari sono stati combinati con accumulatori a batterie. La capacità di accumulo totale installata alla fine dell’anno era pari a 607.000 kWh. Con la nuova legge per l’elettricità, l’uso degli accumulatori a batteria dovrebbe diventare ancora più attraente grazie all’esenzione dalla tariffa di utilizzo della rete a partire dal prossimo anno”, ha riportato Swissolar

Swissolar ha spiegato che in termini di potenza fotovoltaica installata pro capite, la Svizzera è al 9° posto nel mondo con 711 watt e che il Ticino ha segnato un record nel 2023, con una crescita più che doppia rispetto all’anno precedente. “Con il Sì alla legge per l’elettricità del 9 giugno si è definito un obiettivo ambizioso di espansione per le energie rinnovabili e conseguentemente sono stati creati nuovi strumenti a questo scopo. Tra questi, ad esempio, le comunità elettriche locali (CEL), che promuovono il consumo di energia solare nei quartieri, l’esenzione dal corrispettivo per l’utilizzazione della rete per gli accumulatori a batterie e la rimunerazione del ritiro regolamentata in maniera uniforme per l’elettricità immessa in rete”.

Swissolar però aggiunge: “Tuttavia, il successo di tali strumenti dipende in larga misura dalla concretezza dell’elaborazione delle ordinanze, che saranno rese note solo in novembre. In confronto alla consultazione, sono necessari chiari miglioramenti: le CEL hanno bisogno di uno sconto più elevato sul corrispettivo per l’utilizzazione della rete e la rimunerazione minima del ritiro deve portare agli investitori maggiore certezza di pianificazione in vista della diminuzione dei prezzi dell’elettricità. Inoltre, i gestori di rete devono essere maggiormente responsabilizzati mediante rimunerazioni di ritiro di lunga durata per l’elettricità locale prodotta da nuove fonti rinnovabili”.

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