L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha pubblicato la relazione 331/2024/I/EFR del 30 luglio “Analisi degli strumenti di sostengo alle fonti rinnovabili in termini di effetti sulla collettività – Anno 2023”.
In particolare, la relazione evidenzia che nel 2023 la produzione da fonti rinnovabili è aumentata del 14,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un’incidenza sulla produzione totale attesa prossima al 44%. La potenza efficiente lorda relativa a impianti alimentati da fonti rinnovabili in Italia è pari a circa 61,1 GW nel 2022, corrispondente al 49,5% della potenza efficiente lorda complessiva (pari a 123,3 GW). Sulla base dei dati preliminari al momento disponibili, nel 2023, tale percentuale supererà il 50% grazie all’installazione di + 5,2 GW di impianti fotovoltaici e + 0,5 GW di impianti eolici.
Con riferimento all’anno 2023, i costi derivanti dall’incentivazione delle fonti rinnovabili sono pari a circa 7,1 miliardi di euro, in aumento rispetto ai circa 6,4 miliardi del 2022 (a fronte di una sostanziale parità di energia elettrica incentivata pari a circa 56 TWh), per effetto della riduzione dei prezzi di mercato dell’energia elettrica (che incide sulle feed in tariff e sulle diverse tipologie di feed in premium variabile).
Più nel dettaglio, i costi complessivi sono per lo più relativi al feed in premium fisso (5,73 miliardi di euro), mentre la restante parte afferisce alle feed in tariff (quasi 1,3 miliardi di euro) e ai feed in premium a una via (49 milioni di euro). Gli incentivi di tipo feed in premium a due vie, invece, hanno rappresentato un ricavo per la comunità, andando a ridurre l’impatto (- 6 milioni di euro).
Sulla base delle prime stime disponibili per l’anno 2024, i costi derivanti dall’incentivazione delle fonti rinnovabili dovrebbero essere pari a circa 8,3 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2023 per effetto della riduzione dei prezzi di mercato dell’energia elettrica.
Inoltre, scrivere ARERA, i decreti ministeriali 7 dicembre 2023 (autoconsumo diffuso) e 22 dicembre 2023 (cd. agrivoltaico), e quelli di prossima attuazione FER 2 e FER X, prevedono esclusivamente strumenti di tipo feed in tariff e feed in premium variabile a due vie, cioè strumenti che consentono di stabilizzare i ricavi dei produttori per tutto il periodo di diritto e, al tempo stesso, consentono di stabilizzare anche i costi complessivamente sostenuti dai clienti finali. Il loro impatto sulla collettività sarà correlato alla data di entrata in esercizio degli impianti ammessi a beneficiare degli strumenti di sostegno da essi previsti.
ARERA prevede pertanto un andamento complessivamente stabile, intorno a 8,5-9,5 miliardi di euro l’anno, del gettito necessario per il Conto per nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, fino al 2031.
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