Decreto Aree Idonee, Italia Solare: nuovo ruolo di Regioni e Province richiede nuovo approccio

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Italia Solare chiede alle Regioni e alle Province autonome di dare attuazione al Decreto Aree Idonee, “con un approccio attento a tutti gli aspetti sui quali influisce la diffusione delle fonti rinnovabili”.

Secondo Italia Solare le aree idonee dovrebbero essere individuate assicurando una adeguata distribuzione degli impianti sul territorio, in modo da favorire il consenso delle comunità locali, tenendo conto comunque della localizzazione dei consumi e della capacità della rete elettrica.

“Potrebbe essere opportuno valutare quali sono le dimensioni ottimali degli impianti, in particolare con moduli a terra, in base alle peculiarità delle zone, tenendo comunque presente l’importanza delle economie di scala, per non vanificare le possibilità di riduzione dei prezzi dell’energia per famiglie e imprese italiane”, ha scritto l’associazione di categoria.

Italia Solare spiega che il ruolo di Regioni e Province autonome è cambiato perché, mentre prima doveva principalmente supervisionare progetti dando priorità a paesaggio e attività agricole, ora deve anche considerare la penetrazione delle rinnovabili sul territorio per centrare l’obiettivo al 2030, secondo cui le fonti rinnovabili dovrebbero coprire circa il 65% dei consumi elettrici nazionali.

“Ci sembra che finora le Regioni e le Province autonome abbiamo avuto cura soprattutto della tutela del paesaggio e del sistema agricolo, probabilmente perché la precedente legislazione nazionale assegnava ad esse il compito di individuare le sole aree non idonee. Auspichiamo che il nuovo quadro, con un ruolo determinante delle Regioni e delle Province autonome anche per individuare le aree idonee, favorisca un approccio più equilibrato, attento anche agli aspetti che hanno influenza sostanziale ai fini del costo dell’energia”, Italia Solare ha scritto nella sua lettera alle amministrazioni locali.

L’associazione guidata da Paolo Rocco Viscontini ha infatti diretto la comunicazione ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, al Presidente di ANCI, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, al Ministro della Cultura e al Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

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