La Tunisia sta lanciando la sua strategia nazionale per l’idrogeno verde, che mira a produrre 8,3 milioni di tonnellate di idrogeno verde (e suoi derivati) entro il 2050, di cui 6 milioni di tonnellate saranno destinate all’esportazione in Europa.
HDF Energy ha annunciato la firma di un memorandum d’intesa con il Ministro dell’Industria, delle Miniere e dell’Energia della Tunisia, Fatma Thabet Chiboub, per contribuire a un nuovo importante progetto di produzione di idrogeno verde nel Paese. Il produttore francese affiancherà la holding del gruppo britannico e maltese Tunur, la norvegese Aker Horizons, il gruppo austriaco Verbund, la britannica Savannah Energy, lo sviluppatore francese Amarenco, la giordana H2 Global, la belga Deme Energy e la tedesca Abo Energy per aumentare la capacità produttiva della Tunisia.
Nel dettaglio, il progetto annunciato prevede l’installazione di 1 GW di energia eolica, 500 MW di energia fotovoltaica e 800 MW di elettrolizzatori in grado di produrre fino a 65.000 tonnellate di idrogeno verde, principalmente per l’esportazione in Europa. In un comunicato stampa, HDF Energy ha spiegato che saranno necessari quasi tre miliardi di euro di investimenti per completare questo progetto, che servirà “sia il mercato europeo che il fabbisogno interno”.
La produzione di idrogeno esportata sarà trasportata attraverso il corridoio SoutH2, un’iniziativa di gasdotto per l’idrogeno guidata dagli operatori europei del trasporto del gas. Il progetto di trasporto prevede di attraversare Italia, Austria e Germania, ma al momento esclude la Francia.
Il memorandum d’intesa tra HDF Energy e il governo tunisino è stato firmato il 29 luglio, alla presenza del Segretario di Stato per la Transizione Energetica, Ouael Chouchène, del Presidente di UTICA, Samir Majoul, e del Capo del Dipartimento Economico Regionale dell’Ambasciata di Francia, Arnaud Guigné.
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