La giunta della Regione Sardegna ha approvato la bozza del disegno di legge che prevede “misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti di produzione di energia da fonti di energia rinnovabili”. Lo rende noto la Regione tramite un comunicato.
“Con questa legge – ha commentato la presidente di Regione, Alessandra Todde – non solo decliniamo i criteri che rendono un’area idonea o non idonea all’installazione di impianti rinnovabili, ma stanziamo una dote economica strategica. Da qui al 2029 stanziamo i primi 700 milioni di euro per comunità energetiche, impianti fotovoltaici, accumulo di energia elettrica per autoconsumo, efficientemento energetico e incentivi – anche a fondo perduto – destinati a persone, comuni, imprese ed enti”.
“Inoltre, entro 120 giorni, la giunta dovrà approvare il disegno di legge che istituisce l’Agenzia regionale sarda dell’energia che gestirà produzione, trasporto e distribuzione dell’energia. Questa per noi è una sfida trasformativa che ferma la speculazione e blocca il consumo selvaggio di suolo”, ha aggiunto Todde.
Il testo sarà ora discusso dai consiglieri in aula, con l’obiettivo di approvarlo entro fine anno.
“La Sardegna è la prima Regione italiana dotata di un disegno di legge sulle aree idonee: siamo soddisfatti del lavoro svolto finora. Un lavoro che, per la sua complessità, sarebbe stato molto più difficile se non avessimo avuto un confronto franco e aperto con amministrazioni, tecnici, associazioni, comitati, e diversi rappresentanti del Consiglio Regionale”, ha dichiarato l’assessore agli Enti Locali, Francesco Spanedda.
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