Il progetto Promobat, realizzato dall’Instituto Tecnológico de la Energía (ITE) e finanziato dall’Instituto Valenciano de Competitividad e Innovación (Ivace+i), si concluderà nel giugno 2025.
Il suo scopo è quello di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche che consentano la progettazione e la prototipazione di celle e moduli di batterie ad alte prestazioni e ad alta sicurezza, nonché metodologie di valutazione della qualità per queste batterie, attraverso la combinazione di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la validazione delle soluzioni.
“Si tratta di un progetto molto ambizioso in cui vogliamo realizzare un nuovo prototipo di cella e modulo per migliorare le prestazioni e la sicurezza delle batterie al litio. Il grande obiettivo dell’industria è ridurre i tempi di ricarica delle batterie senza compromettere la sicurezza. Una carica completa in 15 minuti per un veicolo elettrico è l’obiettivo principale del settore”, ha spiegato Alberto León a pv magazine, responsabile del progetto.
A livello di celle, l’obiettivo è ottimizzare i parametri più importanti del processo di produzione dei prototipi relativi al materiale, alla produzione degli elettrodi e all’integrazione nella cella stessa. Inoltre, verranno esplorate nuove tecnologie avanzate al litio come precursori di batterie allo stato solido, basate su elettroliti ibridi che consentono densità energetiche e prestazioni più elevate.
A livello di modulo, le celle prototipate all’ITE saranno combinate con una nuova chimica ad alto tenore di nichel, tecnologie di gestione termica basate su materiali a cambiamento di fase e materiali di interfaccia termica, nonché sensori ed elettronica di controllo per garantire la sicurezza e ottimizzare il funzionamento.
“Il modulo di batteria ottenuto alla fine del progetto sarà un prototipo di R&S, le cui tecnologie applicate saranno scalabili per un futuro prototipo commerciale”, spiega Alberto León. Si tratta di una tecnologia completamente scalabile e la cui implementazione commerciale è del tutto fattibile, “ma dobbiamo essere realistici e nelle applicazioni commerciali più esigenti potrebbe richiedere procedure di progettazione, collaudo e convalida rigorose, soprattutto nel settore automobilistico, i cui tempi possono essere lunghi”.
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