Sabato 21 Enel Green Power ha inaugurato la nuova ciclovia di Narzole, situata accanto alla nuova pensili fotovoltaica che copre il canale di derivazione della locale centrale idroelettrica. L’impianto di Narzole, infatti, si caratterizza per la convivenza di fotovoltaico e idroelettrico, una centrale ibrida che l’azienda rivendica come prima in Italia nel suo genere.
L’azienda ha dichiarato a pv magazine Italia che l’impianto “è il primo progetto ad entrare in esercizio in Italia come ibrido idroelettrico-fotovoltaico in cui il fotovoltaico è a pensilina sul canale di adduzione. Abbiamo già in esercizio, infatti l’impianto flottante di Venaus integrato anch’esso all’idroelettrico in cui, però, i pannelli si trovano sulla vasca di carico e non sul canale”.
La centrale idroelettrica di Narzole si trova sul territorio dell’omonimo Comune, in provincia di Cuneo, vicino alla zona delle Langhe. È un impianto ad acqua fluente, a conduzione di tipo automatica/autonoma e in servizio dal 1946.
Enel ha parzialmente coperto il canale con una pensilina fotovoltaica da 1 MW che, insieme all’impianto idroelettrico di 5,34 MW, può generare energia per circa 8.000 famiglie all’anno, evitando l’emissione di circa 14.600 tonnellate di CO2. Inoltre, la struttura è dotata di una serie di sensori per il monitoraggio della portata del canale e la presenza di telecamere a circuito chiuso.
Il progetto prevede una pensilina fotovoltaica da circa 2.600 moduli bifacciali di nuova generazione, posizionati in modo da garantire l’ispezionabilità del canale, realizzata in collaborazione con Sentnet srl. Infine, scrive la società, l’ombreggiatura creata dalla copertura fotovoltaica riduce l’evaporazione, cioè la perdita d’acqua, che limiterebbe sia la produzione idroelettrica, sia il prelievo irriguo.
Sul progetto simile di Enel a Montelupone, e sulla possibilità di svilupparne altri, la società ha dichiarato che “L’impianto di Montelupone è connesso e stiamo ultimando il commissioning. A valle di questi progetti pilota verificheremo i dati relativi a produzione e costi per definire un piano di investimenti più ampio”.
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