L’asta del bando per l’agrivoltaico avanzato, chiusa i primi di settembre, ha visto un boom di richieste. 643 richieste in tutto di partecipazione alle procedure di selezione, la maggior parte provenienti dal Mezzogiorno (56% sul totale) per progetti con potenza complessiva di oltre 1,7 gigawatt.
Ma allora chi ha vinto? Considerando che, rispetto alle risorse PNRR dedicate alla misura, le richieste finora pervenute ammontano a circa 920 milioni di euro. Se la matematica non è un’opinione, e non lo è, la cifra è inferiore ai 1.098.992.050,96 euro attribuiti dal MASE. Ma quindi questo cosa significa? Che tutti i progetti che hanno fatto domanda e sono ammissibili vinceranno l’asta e si aggiudicheranno i fondi?
A tal proposito il GSE risponde così: “Le risorse finanziarie messe a disposizione dal D.M. n. 436 del 22 dicembre 2023 sono sufficienti a finanziare lo sviluppo di tutti gli impianti agrivoltaici iscritti al bando, ma saranno considerati ammissibili in graduatoria solo i progetti di impianti agrivoltaici realizzati nel rispetto dei requisiti previsti dal Decreto Agrivoltaico e dalle Regole Operative”.
Nella sostanza quindi hanno vinto tutti, purché le domande siano state presentate in modo regolare. In questi giorni il GSE sta promuovendo diverse richieste di integrazione per i partecipanti all’asta e ci si aspetta che entro dicembre pubblicherà i nomi di tutti i vincitori, che coincidono con tutti i progetti ammissibili.
Hanno vinto tutti? Hanno vinto tutti. E, a maggior ragione, è importante pensare già da subito alla prossima fase e cioè la finalizzazione della costituzione delle ATI con gli agricoltori e l’organizzazione dell’apertura dei lavori ma soprattutto, per chi non ha ancora preparto un progetto agronomico strutturato, di redigere tale documentazione in modo preciso poiché, come chiarito dal GSE, “al fine di dimostrare che è garantita la sinergia tra produzione agricola e produzione energetica, tale documento non è richiesto a fini dell’istruttoria finalizzata alla pubblicazione della graduatoria, ma è necessario per il riconoscimento degli incentivi. Pertanto, è necessario inviarlo da parte del soggetto richiedente soltanto in fase di comunicazione di entrata in esercizio”.
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