Prosolia Energy: enorme potenziale dell’agrivoltaico in Italia

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pv magazine ha parlato con Graziano Cucciolini, Country Manager per l’Italia, per capire la strategia di crescita di Prosolia Energy in Italia.

pv magazine Italia: Siete una società spagnola con sede a Valencia, qual è l’interesse nel mercato italiano? Il mercato italiano è ancora interessante?

Graziano Cucciolini: Prosolia Energy è stata fondata nel 2003 in Spagna, durante un periodo di crescita e innovazione nel settore delle energie rinnovabili. Negli ultimi due decenni il gruppo si è concentrato sull’espansione internazionale, raggiungendo Paesi come Portogallo, Francia, Germania e Italia. In Italia, la nostra missione è fornire servizi e prodotti che contribuiscano alla decarbonizzazione energetica dell’industria italiana.

Agrivoltaico è al momento sicuramente il segmento con maggior potenziale, ho ragione? Potete fornire i dati relativi al vostro obiettivo per l’agrivoltaico in Italia?

In Italia l’agrivoltaico ha un enorme potenziale, e lo vediamo chiaramente. Attualmente stiamo sviluppando diversi progetti che combinano la produzione di energia solare con l’attività agricola sullo stesso terreno, e ci aspettiamo che questo segmento cresca in modo significativo grazie alle sinergie che possiamo sfruttare tra i due settori. In merito ai nostri obiettivi specifici per l’agrivoltaico in Italia, preferiamo mantenere una certa riservatezza sui dati precisi in questa fase.

Qual è il ruolo dei PPA nella vostra strategia di crescita? PPA anche per agrivoltaico?

Gli accordi di acquisto di energia (PPA) svolgono un ruolo sempre più importante nella nostra strategia di crescita. Stiamo anche esplorando l’applicazione dei PPA per l’agrivoltaico, lavorando a stretto contatto con agricoltori, autorità locali e potenziali clienti aziendali.

Potrebbe fornire dati sul Levelized Cost of Energy (LCOE) del fotovoltaico a terra, agriPV e agriPV avanzato in Italia?

L’LCOE per i grandi impianti fotovoltaici a terra in Italia si aggira generalmente tra 40-60 €/MWh, questo range riflette i costi relativamente bassi di installazione e manutenzione, nonché l’alta efficienza dei moderni pannelli solari. I sistemi agrivoltaici che incorporano tecnologie più sofisticate come pannelli bifacciali, sistemi di tracciamento solare o soluzioni innovative per l’integrazione con specifiche colture, hanno generalmente un LCOE più elevato.

Se non sbaglio, anche voi sopportate i costi finanziari dello smaltimento dell’amianto, soprattutto per il segmento C&I, giusto? Si tratta di una pratica comune sul mercato?

Prosolia Energy  – in qualità di azienda multinazionale nel settore delle rinnovabili, in special modo fotovoltaico –   si fa carico dello smaltimento e bonifica della copertura, andando a realizzare un impianto fotovoltaico in cambio del diritto di superficie da parte della proprietà dell’immobile. Oltre alla rimozione dell’amianto, infatti ci occupiamo del rifacimento del tetto con un impianto fotovoltaico in autoconsumo (PPA). Questa tipologia di contratto permette al cliente di non fare alcun investimento, di impegnarsi soltanto a cedere lo spazio per collocare l’impianto e firmare un contratto di consumo energetico per un periodo di tempo abbastanza lungo (di solito 15 anni). Al termine del contratto di PPA l’impianto fotovoltaico diventa proprietà del consumatore, che beneficia pienamente dell’energia prodotta dall’impianto solare.

l caso della Lombardia dovrebbe essere interessante per voi nel segmento C&I: elevato consumo energetico e aumento significativo delle installazioni. Le aziende hanno finalmente capito che il fotovoltaico è un modo per proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi del gas?

Sì, il caso della Lombardia è certamente molto interessante per noi nel segmento commerciale e industriale (C&I). La regione combina un elevato consumo energetico con un significativo aumento delle installazioni fotovoltaiche, creando un contesto ideale per le nostre soluzioni. Effettivamente, stiamo osservando una crescente consapevolezza tra le aziende riguardo ai benefici del fotovoltaico come strumento per mitigare i rischi legati alla volatilità dei prezzi dell’energia.

Il calo dell’80% dei prezzi delle batterie negli ultimi anni sta portando un maggiore interesse nei progetti BESS ai vostri clienti?

I sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS) stanno diventando sempre più accessibili e interessanti per i nostri clienti per diversi motivi come: l’ottimizzazione dell’autoconsumo, la gestione dei picchi di domanda, una maggiore resilienza in caso di interruzioni di corrente, facilità nella partecipazione ai mercati dei servizi di rete e l’integrazione con le energie rinnovabili. In Prosolia Energy, abbiamo potuto notare un aumento significativo delle richieste di soluzioni integrate che combinano fotovoltaico e sistemi di accumulo.

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