Sulle scrivanie degli operatori del settore sta circolando la nuova bozza del FER-X che introduce alcune novità, tra cui una riduzione del contingente e la definizione, nell’Allegato 1, dei prezzi di esercizio superiore e inferiore. In particolare, nel Capitolo 2 dell’allegato, si trova una sezione dedicata alle correzioni sul prezzo di aggiudicazione, che prevede una maggiorazione del prezzo di esercizio per impianti flottanti, in presenza di eternit o amianto e in base alla zona geografica.
Solo nell’Allegato 3, Capitolo 3, viene menzionata la tecnologia agrovoltaica come incentivabile, ma il termine è praticamente assente nel resto della bozza di decreto. Al momento, da quanto emerge sul testo, non sembra previsto alcun fattore correttivo sul prezzo di aggiudicazione né un contingente specifico per questa tecnologia.
Una mancanza significativa, considerando che circa l’80% dei partecipanti alla fase di consultazione aveva richiesto un contingente separato rispetto al fotovoltaico standard. Il restante 20%, pur richiedendo un criterio di priorità, era comunque favorevole a un contingente separato, aprendo alla possibilità di un premio maggiore per giustificare un diverso LCOE (costo livellato dell’energia) tra fotovoltaico standard e impianti agrivoltaici.
Anche se nella bozza attuale nessuna di queste richieste sembra essere stata accolta, va ricordato che il documento non è ancora definitivo e c’è la possibilità che vengano introdotti criteri di priorità o recepite le richieste del mercato.
Se queste disposizioni dovessero essere confermate, sarà molto difficile competere con gli impianti fotovoltaici standard. Diventerà quindi fondamentale prestare grande attenzione al progetto agronomico, cercando di ridurre CAPEX (spese di capitale) e OPEX (spese operative) per rimanere competitivi, anche se ciò potrebbe penalizzare, in alcuni casi, la qualità del progetto agronomico.
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