Ieri mattina alle 12 la V Commissione Ambiente e la IV Commissione Industria del Consiglio regionale della Puglia si sono riunite in audizione congiunta. Al termine dell’assemblea il consigliere Fabiano Amati ha rilasciato una nota in cui dichiara che la giunta adotterà il disegno di legge relativo alle aree idonee “nel termine massimo della prossima settimana”.
L’ordine del giorno di ieri prevedeva un’audizione richiesta dal consigliere Amati relativa all’esecuzione del DM Aree idonee del 21 giugno. Successivamente alla seduta, Amati ha rilasciato una nota in cui afferma che “la sicurezza ambientale è un interesse prevalente della nostra Regione e perciò abbiamo il dovere di aggiungere i nuovi 7 GW alla nostra capacità di produzione energetica da fonti rinnovabili”.
“In questo senso – prosegue Amati – l’audizione di oggi ha prodotto notizie positive e approvo l’impegno della giunta regionale ad adottare il disegno di legge nel termine massimo della prossima settimana, così da consentire l’esame in Aula prima della sessione di Bilancio, evitando il rischio di commissariamento”.
Non sono mancate le proteste dall’opposizione con Paolo Pagliaro, capogruppo di La Puglia Domani, che ha lamentato l’assenza di un confronto politico preventivo “che tenesse conto anche delle posizioni della minoranza”.
“Solo oggi – ha detto Pagliaro – abbiamo saputo che il disegno di legge per attuare il decreto ministeriale in questione è ormai definito, tanto che sarà portato in giunta entro la prossima settimana. Ci spiace che le interlocuzioni fra tecnici dei tre assessorati competenti (Ambiente, Sviluppo economico e Agricoltura), con il supporto di Arti e Ares, abbiano avuto il solo indirizzo politico della maggioranza, senza confronto in Consiglio. Cosa che invece sarebbe avvenuta, se la nostra mozione per impegnare il Governo a dare attuazione al decreto ministeriale del 21 giugno fosse stata discussa in aula. Una mozione che abbiamo presentato a luglio e che ancora non è stata discussa, bypassando la discussione su un tema per noi cruciale come le cosiddette energie pulite”.
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