Nel mercato italiano, Huawei punta sulle soluzioni storage sia C&I che Utility Scale, a causa di una crescita organica della domanda nel caso delle aziende e per via delle aste per gli impianti più grandi. Lo dice Gianluca Proietti a pv magazine Italia, spiegando che lo storage residenziale è destinato a soffrire e che il mercato degli inverter si sta stabilizzando.
“Negli anni precedenti si è vista una forte domanda nel segmento residenziale dovuta agli incentivi inseriti attraverso l’Ecobonus del 110%. Si è però dimostrato essere una bolla alla quale si sta aggiungendo la diminuzione delle detrazioni fiscali che scenderanno dal 50 al 35%. Quindi di conseguenza il settore residenziale nei prossimi anni prevedono una stabilizzazione senza particolari picchi. Segmenti che invece stanno crescendo sono principalmente il C&I dove le aziende si stanno rendendo conto che ci sono ormai prodotti che li supportano ad abbattere I propri autoconsumi. Il Mercato Utility scale anche si sta attestando ad un buon livello nonostante le incertezze sulle famose Aree Idonee. Ci si aspetta una forte crescita degli impianti Storage Utility Scale grazie alle aste che Terna sta predisponendo”, ha detto Proietti.
Il vicepresidente del Global Key Account Department di Huawei sottolinea le difficoltà per il fotovoltaico in Italia: burocrazia e continuo cambio di regole. Ma non solo.
“A questi, nell’ultimo periodo, si sta aggiungendo una vera e propria campagna di comunicazione-diffamazione verso le rinnovabili specialmente in alcune regioni quali la Sardegna. Da non escludere ovviamente anche le posizioni della politica e di alcuni soggetti che stanno invece portando avanti i discorsi del nucleare”, ha aggiunto Proietti.
Per quanto riguarda gli inverter, Proietti spiega che la domanda non sta diminuendo ma che i volumi si stanno stabilizzando.
“Non ci aspettiamo picchi in nessun settore in particolare anche se il settore C&I in questo momento risulta essere quello con la maggiore percentuale di crescita. Il settore Utility Scale sta crescendo ma non velocemente come ci si attendeva. Sicuramente la crescita sarà più veloce per quel che riguarda gli accumuli”, ha detto Proietti.
Conferma poi il trend generale, già rilevato a Monaco di Baviera quest’anno, secondi cui diversi produttori di inverter tendono ad entrare nel mercato delle batterie.
“Ci sono due aspetti fondamentali da valutare, da una parte le opportunità che offre il mercato (vedasi le aste che Terna sta predisponendo), dall’altra parte un altro aspetto viene spesso dai clienti stessi che si stanno accorgendo che gli investimenti che prevedono il FV se accoppiato al BESS possa portare a maggiori benefici economici del progetto. In alcuni Paesi ormai questo è diventato un dato di fatto e non solo un elemento da valutare”.
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