Pontili fotovoltaici in arrivo in Italia. Il futuro della nautica elettrica?

Il pontile fotovoltaico è un progetto che nasce dalla opportunità di trasformare in energia elettrica la radiazione solare disponibile sulle superfici dei pontili di ormeggio, così da contribuire in modo significativo all’alimentazione delle utenze connesse, come ad esempio le barche ormeggiate.

Il progetto nasce dalla collaborazione tutta italiana tra Subservice Sapri, attiva nel settore degli ormeggi e della costruzione di pontili e SeaX, consorzio specializzato nella conversione ed elettrificazione di imbarcazioni con motorizzazioni 100% elettriche, impianti fotovoltaici, batterie di accumulo e software di navigazione.

pv magazine Italia ha intervistato l’ideatore, l’Ing. Leonardo Spacone, CEO di Power Cruise Control, società attiva nella realizzazione di software a servizio della mobilità elettrica e partner del consorzio SeaX attivo nella conversione di imbarcazioni termiche in 100% elettriche.

“Molte le caratteristiche innovative del prodotto, a partire dalle superfici del piano di calpestio, trasparenti, resistenti e antiscivolo, all’inverter integrato all’interno del modulo di distribuzione energia elettrica per le imbarcazioni, oltre che una modularità in grado di offrire grande flessibilità nella realizzazione di piccoli, medi o grandi impianti”.

Ing. Spacone, in che modo i pannelli fotovoltaici vengono integrati nei pontili e negli ormeggi?
Potrebbero essere integrati come pensilina sopra ai pontili. Si tratta di una soluzione che però inciderebbe in maniera significativa sulla stabilità degli stessi in quanto sotto la spinta del vento si innescherebbero dei movimenti di rollio indesiderati del pontile e, anche dal punto di vista autorizzativo, sarebbero modificate le modalità di integrazione classiche dei pontili nell’ambiente. Per questo si è scelto di integrarli direttamente sul piano di calpestio nella parte centrale in modo da lasciare libera la fascia laterale, cioè quella più sollecitata nell’utilizzo quotidiano.

Quanta energia rinnovabile si prevede possa essere prodotta da queste installazioni all’interno di una marina?
Faccio un esempio: in un pontile fotovoltaico lungo 10 m abbiamo installato 1.9kWp di pannelli fotovoltaici. Per la loro inclinazione e posizionamento riescono a raggiungere gli 1.5 kWp, cioè dai 1500 ai 2000 kWh all’anno di energia prodotta. Considerando l’istallazione di 10 pontili per complessivi 15 kWp di fotovoltaico installato si stima una copertura del 30% dei consumi annuali di una marina di medie dimensioni, come quelle della maggior parte delle località turistiche italiane.

L’integrazione del fotovoltaico richiede un rinnovamento degli ormeggi esistenti?
Secondo le migliori pratiche atte a garantire la durabilità nel tempo, l’’installazione richiede accorgimenti strutturali già in fase di costruzione dei pontili, quindi i nuovi pontili fotovoltaici saranno idonei per i molti porti che devono realizzarne di nuovi o sostituire i vecchi. È un’ottima occasione per rinnovare strutture obsolete con lo sguardo verso un futuro decarbonizzato, dove grazie alle rinnovabili l’energia viene prodotta in loco.

Come viene gestita l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici?
I pontili fotovoltaici vengono collegati in rete come un qualunque impianto fotovoltaico, con la possibilità di far consumare alle imbarcazioni direttamente energia prodotta in loco. Possono prendere anche parte all’interno delle CER comunità energetiche rinnovabili

Ci sono studi sull’impatto ambientale di questa soluzione? 
Proprio per la loro integrazione al 100% all’interno dei pontili, non c’è scambio con l’ambiente marino né tantomeno interazione con la fauna, dato che i pannelli non sono installati in alto con rischi di impatti

Chi potrà beneficiare maggiormente del progetto?
Il proprietario o gestore della marina, mentre chi ha imbarcazione elettriche continuerà, come adesso, a ricaricare la batteria dal punto di ricarica disponibile sul pontile.

Quali sono i costi di implementazione e quali incentivi o finanziamenti sono disponibili per le marine che desiderano adottarle?
I costi dipendono dalle dimensioni dell’intervento e sono del tutto in linea con i costi di pontili nuovi di ultima generazione ma con in più uno sguardo verso il futuro. Per quanto riguarda incentivi e finanziamenti, il tutto dipende dalle specifiche località in cui vengono installate; sicuramente rappresentano un valore aggiunto nel caso di bandi con assegnazioni di punteggio.

Ci sono esempi di marine o porti che hanno già implementato questa tecnologia?
siamo in trattativa con diverse realtà, i primi progetti dovrebbero prendere inizio già nei primi mesi del 2025.

Pensa che questo modello possa diventare uno standard per i porti del futuro?
Certamente, l’energia rinnovabile è qualcosa che ci occorre e che ci occorrerà sempre più in futuro. I pontili fotovoltaici rappresentano un’occasione valida e concreta per contribuire alla  decarbonizzazione dei trasporti in mare, andando a produrre in loco la parte dell’energia necessaria ad alimentare le imbarcazioni da diporto o da lavoro per specifiche attività.