Repower sempre più “Renewable”, completata l’acquisizione che la avvicina sempre più al fotovoltaico

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Ieri, la svizzera Repower AG ha annunciato di aver completato l’acquisizione al 100% di Repower Renewable, la joint venture nata nel 2018 dalla collaborazione con Omnes Capital, rilevando il rimanente 35%. Si tratta di un’operazione coerente con gli obiettivi strategici di Repower, che mira a incrementare la produzione di energia da rinnovabili

Attualmente, il portafoglio di Repower Renewable comprende impianti idroelettrici, solari ed eolici con una capacità produttiva totale di circa 120 MW e altri 150 MW sono i progetti autorizzati

“L’operazione è assolutamente in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo svizzero e rappresenta un’opportunità per i clienti di Repower in Italia, pari a circa 30.000 aziende”. L’azienda, inotlre, precisa che è molto apprezzata dal mercato la formula di fornitura da fonte rinnovabile che includa non solo la certificazione dell’origine, ma anche l’indicazione di quale impianto rinnovabile fornisce virtualmente l’utenza specifica. “Questo aspetto, che rientra in una più generale attenzione verso una comunicazione corretta sui delicati temi legati all’energia, viene rappresentato con un certificato che riconduce il consumo del cliente Repower all’impianto rinnovabile a cui è associato”.

A pv magazine Italia, Fabio Bocchiola, Amministratore Delegato di Repower Italia ha dichiarato: “Il fotovoltaico rappresenta un asset strategico per Repower in Italia e per la sua controllata Repower Renewable, dedicata allo sviluppo di nuova generazione da fonti rinnovabili. Attualmente Repower Renewable gestisce 22 impianti in Italia, dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia, per una potenza complessiva di 39 MW. Alla luce degli obbiettivi europei in questo settore, negli ultimi anni si è registrato un sensibile aumento della potenza installata. Repower interpreta questo business coerentemente con i propri valori, puntando molto sull’innovazione tecnologica che in questo campo mira a potenziare il rendimento ma anche a migliorare l’integrazione con il contesto in cui vengono inseriti questi impianti, l’agrivoltaico è un esempio lampante di questo approccio. Grande attenzione è anche posta sull’identità dei territori che accolgono gli investimenti Repower, elementi caratteristici che trovano negli impianti Repower un’opportunità in più di visibilità e messa a sistema, anche in una logica di attrazione turistica”.

Nell’ambito di questo annuncio, Bocchiola ha inoltre dichiarato che secondo i dati di Ember, il 30% dell’energia elettrica mondiale prodotta nel 2023 è stata da fonte rinnovabile e negli ultimi 25 anni c’è stata una forte accelerazione, dovuta principalmente alla crescita nel settore eolico e solare, tanto che l’Agenzia internazionale per l’energia prevede che nel 2030 si raggiungerà la soglia del 40% rinnovabile, percentuale che dovrebbe salire al 70% nel 2050.

“Il processo di transizione è in atto e coinvolge anche l’Italia. Infatti, come certificato dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, nel nostro Paese la capacità totale di energia da queste fonti ha superato i 65mila MW nel 2023, vale a dire un incremento di quasi il 10% rispetto al 2022. Repower vuole contribuire a questo processo ed esserne protagonista, con l’obiettivo di poter servire interamente le nostre aziende clienti con energia rinnovabile certificata e tracciata”.

 

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