Nel discorso alla Cop29 Meloni sfiora le rinnovabili

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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, questa mattina è intervenuta a Baku, in Azerbaijan, alla 29esima Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop29).

Complessivamente, nel suo intervento durato circa cinque minuti, la presidente del Consiglio ha citato le rinnovabili solo in due occasioni. In apertura, richiamando l’obiettivo fissato a Dubai di triplicare la capacità di generare energia rinnovabile nel mondo entro il 2030, e a metà discorso evidenziando la necessità per l’Italia di avere un “mix energetico equilibrato” che includa rinnovabili, fonti fossili e nucleare a fusione, senza mai citare direttamente fotovoltaico ed eolico.

Per raggiungere gli obiettivi obiettivi di decarbonizzazione al 2030, ha detto Meloni, “è necessaria la collaborazione di tutti, a partire dai principali emettitori di gas a effetto serra, oltre a un adeguato sostegno finanziario. Durante questa conferenza lavoreremo per adottare un nuovo obiettivo di finanza per il clima”.

L’Italia, ha proseguito la presidente, “destina già gran parte degli oltre quattro miliardi di euro del Fondo per il Clima al Continente africano […] Ma è altrettanto prioritario che il processo di decarbonizzazione prenda in considerazione la sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociali […] La strada giusta è quella della neutralità tecnologica, perché attualmente non esiste un’unica alternativa all’approvvigionamento da fonti fossili”.

Meloni ha poi aggiunto che “per migliorare il processo di transizione” è necessario “un mix energetico equilibrato” che utilizzi tutte le tecnologie a disposizione: “non solo rinnovabili, ma anche gas, biocarburanti, idrogeno, cattura della CO2 e, in futuro, il nucleare da fusione che potrebbe produrre energia pulita, sicura e illimitata”.

“L’Italia – ha detto la presidente – è impegnata in prima linea sul nucleare da fusione. Intendiamo rilanciare questa tecnologia che potrebbe cambiare la storia in quanto può trasformare l’energia da arma geopolitica a risorsa ampiamente accessibile”.

Infine Meloni ha parlato del Piano Mattei definendolo “una strategia di cooperazione paritaria che l’Italia sta portando avanti” e che la presidenza azera della Cop29 ha valorizzato all’interno dell’iniziativa “Climate for Peace”.

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