Il Consiglio di Stato (CdS) ha pubblicato l’ordinanza cautelare n. 4298/2024 con cui sospende una parte del DM Aree idonee inerente alle aree interessate da bellezze naturali.
Il Collegio ha parzialmente accolto l’appello cautelare presentato da Erg Wind Energy S.r.l., sostenuta dall’associazione Elettricità Futura, per la sospensione degli articoli 1, 3 e 7 del decreto ministeriale 21 giugno 2024, ovvero il DM Aree idonee.
La società ha presentato a settembre istanza per la sospensione del decreto perché, a dire dei legali che la rappresentano, impedirebbe illegittimamente il programmato ripotenziamento di uno dei propri impianti. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, tuttavia, l’ha rigettata per mancanza di evidenza di danno immediato rinviando la decisione al giudizio di merito atteso per febbraio 2025.
La società ha allora presentato appello cautelare articolando le proprie ragioni e chiedendo l’attuazione della sospensione dei citati articoli per evitare di essere danneggiata dalle leggi regionali sulle aree idonee che vanno definite entro fine anno.
Il Consiglio, ritenendo almeno in parte valide le ragioni della società, ha accolto la domanda di sospensione del decreto impugnato limitatamente alla sola norma dell’articolo 7, comma 2, lettera c) che dà alle Regioni la “possibilità di fare salve le aree idonee di cui all’art. 20, comma 8” del decreto 199/2021.
Tra le motivazioni riportate nell’ordinanza vi è la possibilità che, in mancanza della tutela cautelare, una decisione di merito potrebbe intervenire in un momento in cui i progetti di interesse della parte appellante potrebbero essere non più realizzabili per effetto della legge regionale sopravvenuta, con lesione del principio dell’effettività della tutela giurisdizionale.
Inoltre, scrive il Consiglio, nell’ottica di un quadro normativo semplificato la disposizione sospesa potrebbe andare in senso contrario introducendo una componente di incertezza data dalla “facoltà” di fare salve le aree idonee di cui all’articolo 20, comma 8 del decreto 199/2021.
L’ordinanza del CdS ha effetto sino alla pubblicazione della sentenza di merito che il giudice di primo grado la cui udienza pubblica è fissata per il 5 febbraio 2025.
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