Testo unico FER in Consiglio dei Ministri il 25 novembre, le condizioni di Camera e Senato

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Il prossimo Consiglio dei ministri è convocato lunedì 25 alle 17:45 a Palazzo Chigi. Tra i punti all’ordine del giorno risulta lo schema di decreto legislativo “Disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili”, ovvero il testo unico FER.

Avendo raggiunto il parere favorevole dalla Conferenza unificata, dalla Camera, e dal Senato, lo schema testo unico FER può procedere nell’iter di conversione in legge.

La VIII Commissione ambiente di Montecitorio ha espresso parere favorevole martedì scorso con 21 condizioni. Tra queste, si legge nel documento di seduta, per quanto riguarda il fotovoltaico risultano:

  • l’introduzione di una disciplina transitoria che stabilisca l’applicazione della disciplina previgente per i progetti già autorizzati, ma non realizzati, e per i procedimenti relativi ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore del provvedimento, sia stata avviata almeno una delle procedure amministrative;
  • nel caso di repowering e revamping degli impianti sottoposti al regime dell’attività libera e della PAS (Procedura abilitativa semplificata), non sia necessaria l’acquisizione del parere dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico e della soprintendenza;
  • sia ripristinata una disciplina delle misure di compensazione nei casi di impianti di potenza superiore a 1 MW;
  • innalzare la soglia di potenza degli impianti solari fotovoltaici installati a terra ubicati nelle zone e nelle aree a destinazione industriale;
  • eliminare il vincolo sulle soglie di potenza complessiva risultante dall’intervento di potenziamento per ciascuna tipologia di impianto fotovoltaico, eolico e idroelettrico, fermo restando il rispetto degli altri limiti previsti;
  • includere tra gli interventi per i quali trova applicazione il regime di attività libera, nel caso di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra, le modifiche, non solo su impianti esistenti, ma anche sui progetti autorizzati che non incrementino l’area occupata e comportino una variazione dell’altezza massima dal suolo non superiore al 50%.

Anche la VIII Commissione ambiente del Senato ha espresso parere favorevole martedì scorso allegando un elenco di 97 osservazioni. Tra queste segnaliamo per il fotovoltaico:

  • introdurre la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici con moduli a terra di potenza <1 MW mediante il regime amministrativo di attività libera, nel caso in cui detti impianti siano situati in aree idonee;
  • prevedere che il ricorso alla PAS sia consentito per gli impianti fotovoltaici anche nel caso in cui la pianificazione urbanistica richieda piani attuativi per l’edificazione;
  • coordinare meglio le soglie di potenza tra iter ambientali e iter autorizzativi, in quanto le soglie individuate per i procedimenti destinati all’acquisizione della compatibilità ambientale e per gli iter autorizzativi indicate nello schema in esame risultano essere non coerenti fra loro;
  • integrare l’articolo 20, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 199 del 2021, disponendo che l’installazione di impianti agrivoltaici in tutte le sue configurazioni sia sempre consentita in zone classificate agricole dai piani urbanistici vigenti qualora tali zone rientrino tra le aree disciplinate dall’articolo 20, comma 8, del decreto;
  • estendere il regime di attività libera anche per il fotovoltaico flottante;
  • con riferimento agli impianti solari fotovoltaici di cui alla Sezione I, capoverso 1, lettera d), elevare la potenza massima da 12 MW a 20 MW;
  • apportare modifiche volte a chiarire che gli impianti solari fotovoltaici di potenza <10 MW collocati in modalità flottante su aree di proprietà privata, poiché ricompresi nella più generica definizione di “impianti solari fotovoltaici”, possano essere sottoposti al regime della PAS se installati su aree idonee ai sensi dell’articolo 20 del decreto legislativo n. 199 del 2021 o su aree a destinazione industriale;
  • chiarire la disciplina applicabile agli impianti solari fotovoltaici collocati in modalità flottante su dighe.

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