La Commissione Nazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ha espresso parere negativo per i progetti di due impianti agrivoltaici da 358 MW e 64,4 MW in Sardegna.
Il primo parere riguarda il progetto di impianto agrivoltaico denominato “Palmadula Solar” da 358 MW di potenza e un sistema di accumulo da 82,5 MWh nel Comune di Sassari (SS). L’impianto, proposto dalla società Palmadula Solar S.r.l., è il più grande mai proposto in Italia per potenza e dimensione. Lo rende noto la Regione Autonoma della Sardegna tramite una nota.
L’infrastruttura, che avrebbe occupato circa 1.043 ettari, è stata giudicata “incompatibile con le esigenze di tutela ambientale e della biodiversità”. L’area interessata dall’impianto è caratterizzata da habitat naturali contigui a siti della Rete Natura 2000. Pertanto, scrive la Regione, la realizzazione del progetto avrebbe comportato: significativa sottrazione di habitat naturali, impatti cumulativi che avrebbero trasformato il territorio da agricolo a infrastrutturato, alterazione irreversibile del paesaggio agricolo della Nurra.
La Regione rende inoltre noto il parere negativo su un altro impianto agrivoltaico, denominato “Guspini“, proposto dalla società Ica Act S.r.l. nel comune di Guspini (SU) per una potenza di 64,40 MW. Anche in questo caso il diniego arriva per motivi di incompatibilità con aree di pregio naturale e culturale per il rischio che tale impianto potesse determinare “un’alterazione del paesaggio rurale e impatti su aree protette e siti ad alta valenza ecologica”.
L’assessora all’Ambiente, Rosanna Laconi, ha commentato: “Questo risultato conferma l’impegno determinato della Regione nel difendere il proprio territorio da interventi che potrebbero causare danni irreparabili all’ambiente, al paesaggio e ai valori culturali unici che caratterizzano la nostra isola. Il nostro obiettivo è garantire uno sviluppo sostenibile che non comprometta le risorse naturali e identitarie della Sardegna”.
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