Revamping porta a 2,7 MW la capacità per una cava nella bergamasca, che ora punta alle CER

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GM Solar sta procedendo con il revamping di uno dei due impianti fotovoltaici da 1 MW nei pressi della cava di Osio Sopra (Bergamo), con l’obiettivo di aumentare l’indipendenza energetica del sito produttivo a circa l’85%, alimentando i processi operativi della cava e mettendo a disposizione l’elettricità in diversi modi, anche attraverso parcheggi con colonnine di ricarica per i veicoli elettrici di clienti e fornitori.

Campo fotovoltaico di Osio Sopra

Immagine: GM Solar

Il Campo Neo da 997,2 kW su due ettari di terreno riqualificato è stato messo in servizio nell’ottobre 2023, l’impianto da 992 kW di Campo Giorgio nel marzo 2013. Questo, il secondo, l’impianto oggetto di revamping.

“Presto l’impianto sarà smontato e ammodernato sostituendo moduli, strutture ed inverter. Saranno utilizzati moduli bifacciali, strutture ad inseguimento solare e inverter inverter SMA Sunny Tripower CORE2 (110kW). Lo spazio occupato dall’impianto sarà ridotto e sullo spazio reso disponibile sarà installate una nuova sezione di impianto di 775 kWp con le stesse caratteristiche di quello ammodernato”, ha detto la società a pv magazine Italia.

L’impianto di Campo Giorgio, per ora orientato a sud con inclinazione di 30°, ha attualmente 4224 pannelli Hareon Solar hr-235p-18/bb e un inverter Sunny Central 800 CP di SMA. La struttura ha vele fisse in acciaio.

Il secondo impianto, quello di Campo Neo, è orientato a sud con inclinazione di 35°. È composto da 2216 moduli Bisol bifacciali 450 Wp e 10 inverter Sunny Tripower CORE2.

La capacità totale della cava di Osio Sopra, che secondo GM Solar aumenterà a circa 2,7 MW, potrebbe permettere la creazione di Comunità energetiche rinnovabili (CER).

In origine, tutti i processi operativi della cava erano alimentati da combustibili fossili. L’impianto FV ha permesso di sostituire il generatore diesel, consentendo anche una riduzione dei costi elettrici. GM Solar riporta di aver registrato non solo una diminuzione dei costi dell’energia di oltre il 70%, ma anche dell’inquinamento acustico dovuto ai macchinari.

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