Il nuovo Conto Termico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) prevede la possibilità di includere anche gli impianti solari fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo.
Il Mase ha avviato il confronto con le Regioni per l’approvazione definitiva del decreto “Conto Termico 3.0”. Il provvedimento rinnova il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni volti all’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici.
La nuova disciplina amplia la platea dei beneficiari, la tipologia di interventi agevolabili e le spese ammissibili. Tra le novità, scrive il Ministero, rientrano l’equiparazione degli enti del terzo settore alle amministrazioni pubbliche, la revisione dei massimali di spesa specifici e assoluti per tenere conto dell’evoluzione dei prezzi di mercato, l’estensione anche agli edifici non residenziali privati degli interventi di efficienza energetica.
La nuova stesura prevede inoltre di includere, tra gli interventi ammissibili a beneficio, gli impianti solari fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo e le colonnine di ricarica per veicoli elettrici se installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con impianto a pompe di calore elettriche.
L’incentivo per gli interventi realizzati su edifici ad uso pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino 15.000 abitanti, per interventi sugli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale è innalzato del 100%.
I privati e le amministrazioni pubbliche potranno accedere agli incentivi anche mediante comunità energetiche o configurazioni di autoconsumo di cui sono membri. È previsto un periodo transitorio per le amministrazioni pubbliche durante il quale alcune delle disposizioni del decreto ministeriale del 16 febbraio 2016 (Conto Termico 2.0) rimangono applicabili.
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