Il governo svizzero riduce le tariffe di rete

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Il Consiglio federale, governo della Confederazione svizzera, ha gettato le basi per una riduzione delle tariffe di rete. Ha approvato una modifica dell’Ordinanza sull’approvvigionamento elettrico, che entrerà in vigore il 1° marzo di quest’anno e porterà a sgravi per i consumatori di elettricità a partire dal 2026. Secondo un comunicato del Consiglio federale, la riduzione ammonterà a 124 milioni di franchi svizzeri (132 milioni di euro).

Il risparmio per o consumatori sarà ottenuto grazie a una modifica del calcolo del costo medio ponderato del capitale (Wacc), utilizzato come base per gli investimenti nella rete elettrica. I costi di utilizzo della rete sono formati dai costi di ammortamento della rete, dai costi operativi e dagli interessi figurativi. Per questi ultimi, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) stabilisce un valore annuale per il Wacc. Questo valore dovrebbe “fornire incentivi sufficienti per gli investimenti nelle reti elettriche da un lato, ma non generare un rendimento ingiustificatamente elevato per gli investitori dall’altro”. Tuttavia, da tempo si critica il fatto che “l’attuale metodo di calcolo concede un tasso di rendimento troppo elevato, soprattutto in periodi di bassi tassi di interesse”.

La proposta di un nuovo metodo di calcolo è stata sottoposta al processo di consultazione da giugno a ottobre 2024. Nonostante l’approvazione generale non sono mancate le critiche alla nuova procedura e alla tempistica della sua introduzione. Tuttavia, il Consiglio Federale “rimane fondamentalmente fermo sulla sua proposta, in quanto il Wacc sarà sufficientemente aggiustato per il rischio con la nuova metodologia”. Nelle fasi di bassi tassi di interesse, il valore ora scende più bruscamente, ma non oscilla troppo nelle “fasi di alti e bassi tassi di interesse, in modo che gli investitori abbiano una sicurezza di pianificazione anche nelle fasi di interessi straordinari”.

In base al metodo di calcolo precedente, si ottiene un Wacc del 3,98% per il 2025; il metodo modificato porta a un tasso del 3,43% per l’anno tariffario 2026. “Alle condizioni quadro economiche del 2026” ciò comporterebbe una riduzione di 0,22 centesimi (0,23 centesimi) per kilowattora (a partire da gennaio 2025) che porterebbe a un totale di 124 milioni di franchi svizzeri.

La nuova metodologia di calcolo influisce anche sul Wacc dei sussidi per le energie rinnovabili e sul premio di mercato applicabile in Svizzera. Secondo il Consiglio federale, tuttavia, le modifiche sono di lieve entità, con una diminuzione dello 0,11% per l’energia geotermica e dello 0,06% per l’energia eolica. Il premio di mercato per l’idroelettrico di grande e piccola scala, il fotovoltaico alpino e la biomassa si ridurrebbe dello 0,01%, mentre per il “fotovoltaico generale” sarebbe dello 0,16%.

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